Parte “Safe Bridge”, per monitorare i ponti con tecnologie satellitari

Parte “Safe Bridge”, per monitorare i ponti con tecnologie satellitari

Il Quotidiano del Sud
Parte “Safe Bridge”, per monitorare i ponti con tecnologie satellitari

L’Agenzia Spaziale Italiana ha avviato il progetto “Safe Bridge”; in Calabria due i ponti monitorati con tecnologie satellitari per monitorare lo stato di salute di ponti.

COSENZA- L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha avviato anche in Calabria il progetto “Safe Bridge” di servizi di monitoraggio con Tecniche Satellitari per Ponti Sicuri. L’obiettivo è di promuovere l’utilizzo di tecnologie satellitari innovative per il monitoraggio dello stato di salute di ponti, viadotti e infrastrutture critiche. Il progetto, della durata di 18 mesi, è portato avanti da un team di eccellenza composto da Nais S.r.l. (Prime Contractor), Enav S.p.A., il dipartimento Dicea dell’Università Sapienza di Roma e Alta S.r.l. Si inserisce nel quadro delle linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sicurezza e il monitoraggio dei ponti.

Ponendosi, quindi, come obiettivo la sperimentazione e la fornitura di servizi operativi per il monitoraggio di queste infrastrutture e del contesto territoriale in cui si trovano. Si andrà quindi a sperimentare e fornire servizi operativi per il monitoraggio di ponti, viadotti e del contesto territoriale (movimenti di versanti e dinamica fluviale) in cui questi si trovano. E Anas, Società del Polo Infrastrutturale del Gruppo Fs Italiane è coinvolta nell’individuazione dei casi d’uso, nel test e nella validazione delle soluzioni, partecipazione a riunioni, discussioni tecniche e sessioni di brainstorming. Dopo un periodo di approfondimenti e confronti sulle soluzioni tecnologiche da impiegare, rispetto alle infrastrutture attualmente monitorate da Anas. Sono stati selezionati tre viadotti/casi d’uso per la sperimentazione, sui quali sono stati eseguiti i sopralluoghi nei giorni 24, 25 e 26 giugno:
Viadotto Villano I, situato nel comune di Pietraperzia (En) lungo la SS640dir.
Viadotto Torbido, situato nel comune di Nemoli (Pz) lungo l’A2 Autostrada del Mediterraneo.
Viadotto Neto, situato fra i comuni di Crotone e Strongoli (Kr) lungo la Ss106 Jonica.
Ai sopralluoghi hanno partecipato rappresentanti del Team Safe Bridge. Tra cui Valeria Belloni della Sapienza Università di Roma e Pierpaolo Pecoraro per conto di Nais Srl, con il gruppo di lavoro coordinato da Cristiano Lanni della Direzione Technology, Innovation & Digital Spoke di Anas.
Per le strutture Territoriali Anas hanno partecipato, per l’Area Gestione Rete A2 Autostrada del Mediterraneo. Angelo Stillavato Responsabile Catasto Strade e Nicola Pianelli tecnico di Catasto Strade, Carmine Avagliano Capo Centro, Vito Ielpo Capo Nucleo e Donato De Biase Assistente. Inoltre, parte del team di Direzione Lavori per la manutenzione programmata di ripristino corticale delle pile del viadotto Torbido, Fabio Vigorito Dl, Enzo Risoli Cse e Nicola Tortorella Ispettore di cantiere. Per la SS106 Jonica erano presenti: Antonio Gervasi Responsabile Catasto strade di Catanzaro ed i tecnici Tommaso Oliverio e Salvatore Mancini. Insieme a Rosario Montesano Capo Centro e Valentina Ledonne Capo Nucleo. Infine, per la Ss640 dir, ha preso parte al sopralluogo Carmelo Sorce Responsabile Catasto Strade delle Aree Gestione Rete di Palermo-Catania-Autostrade e Giusto Sucato Responsabile Ispezione Opere d’Arte. Il coordinamento, la guida e la supervisione sono stati garantiti dai responsabili: dell’Area Gestione Rete Autostrada del Mediterraneo Massimiliano Campanella, Catanzaro Domenico Curcio e Palermo Nicola Russo.

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