Perché Joe Biden si è ritirato: chi vuole Kamala Harris candidata alla Casa Bianca

RMAG news

La rincorsa è cominciata. La strada è in salita, ma la vittoria è possibile. La “rincorsa di Kamala”. Una media dei sondaggi recenti condotta dalla Cnn che mette a confronto la vicepresidente Kamala Harris con l’ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024, evidenzia una sfida serrata senza un vincitore chiaro. Il “Poll of Polls” della Cnn è una media dei sei più recenti sondaggi nazionali condotti su elettori registrati o probabili che soddisfano gli standard della Cnn. I risultati mostrano che Trump ha il 48% di consensi, mentre Harris è al 47%. Tutti i sondaggi presi in considerazione sono stati condotti dopo il dibattito presidenziale della Cnn il mese scorso e prima del ritiro di Biden e dell’endorsement a Harris; solo uno è stato condotto dopo il tentativo di assassinio di Trump del 13 luglio.

Ieri è stato il primo giorno della rincorsa. Partita col piede giusto. «Direzione Wilmington per salutare lo staff al quartiere generale. Primo giorno della nostra campagna elettorale». Così Kamala Harris su Twitter, per il primo post dopo l’abbandono di Joe Biden. «Insieme, vinceremo». La vicepresidente, durante un incontro con l’associazione delle squadre di atletica universitarie, non ha fatto riferimento alla sua candidatura alla Casa Bianca, ma ha ringraziato Biden per «la sua eredità» che «non ha pari». «L’eredità e i risultati di Joe Biden sono senza pari nella storia moderna»: dice Kamala Harris lodando «l’onestà e l’integrità» del presidente e dicendosi grata per il suo lavoro. «Sono testimone diretta del fatto che ogni giorno il nostro presidente, Joe Biden, combatte per il popolo americano e siamo profondamente, profondamente grati per il suo servizio alla nostra nazione». Un riconoscimento che le fa onore.

Il Partito democratico si è schierato subito compatto al suo fianco e i 50 presidenti statali hanno assicurato il sostegno per la candidatura alla Casa Bianca. Poco dopo il ritiro di Biden, Harris ha passato più di dieci ore telefonando a oltre cento leader di partito ed avrebbe già ottenuto l’appoggio di oltre 500 delegati democratici, su un totale di 4.700 che saranno alla Convention in programma ad agosto a Chicago. «Questi non sono tempi normali e queste non saranno elezioni normali. Ma questa è la nostra America. E io ho bisogno di voi in questa battaglia», ha affermato Harris in uno dei suoi primi messaggi di raccolta fondi. E la risposta è stata immediata, con un boom di donazioni per i democratici che hanno raccolto in poche ore 46,7 milioni di dollari. Hillary Clinton lancia su X la raccolta fondi per la campagna della vicepresidente Harris. «Conosco Kamala Harris da molto tempo. Questo brillante Pubblico ministero perseguirà il caso contro il criminale condannato Donald Trump e l’agenda del Progetto 2025 per toglierci le nostre libertà. Ma non può farcela da sola. Diventa parte di questa storica campagna oggi stesso», segue il link per le donazioni.

Harris sembra aver già ipotecato la nomination per la Casa Bianca, evitando con ogni probabilità anche le miniprimarie. Tutti i suoi principali potenziali sfidanti, infatti, le hanno già dato l’endorsement, compresi i governatori di California, Michigan, Pennsylvania, Illinois, Minnesota, Wisconsin e Kentucky. Harris ha anche il sostegno di Biden e dei Clinton. Manca quello pubblico degli Obama e dei leader dem del Congresso. Le delegazioni dei vari Stati hanno iniziato ad annunciare il loro endorsement per Kamala Harris, in vista dell’ufficializzazione, che avverrà in occasione della Convention democratica di agosto. Tra le delegazioni che hanno espresso il loro sostegno a Harris, sia all’unanimità che a grande maggioranza, quelle di Lousiana, Maryland, Kentucky e Florida. «Oggi sono entusiasta di sostenere Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti», scrive la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer. La vicepresidente ha già telefonato a tre dei suoi potenziale “running mate”: i governatori della Pennsylvania Josh Shapiro, del North Carolina Roy Cooper e del Kentucky Andrew Beshear. Lo riporta il Wall Street Journal. Tutti e tre hanno già dato il loro endorsement alla vice di Joe Biden. Shapiro e Cooper guidano due stati in bilico e, come Harris, sono stati attorney general (procuratori generali) dei loro Stati. «È il primo giorno intero della nostra campagna, quindi più tardi andrò a Wilmington, nel Delaware, per salutare il nostro staff nel quartier generale. Mancano 105 giorni. Insieme, vinceremo». Così Harris, annunciando il suo viaggio nel Delaware, dove si trova Joe Biden, all’indomani del ritiro del presidente dalla corsa alla Casa Bianca.

«Siamo gli Stati Uniti d’America: non c’è niente che non possiamo fare se lo facciamo insieme. Dobbiamo solo ricordare chi siamo», lo scrive su X il presidente Usa Joe Biden. «Ho dedicato la mia presidenza a dimostrarlo e continuerò a farlo oggi, domani e ogni giorno in cui avrò l’onore di essere il vostro Presidente». «Grazie Joe» e «il mio futuro è più brillante grazie a te». Sono questi alcuni dei messaggi che diversi bambini hanno rivolto al presidente Joe Biden, riunendosi davanti alla Casa Bianca per ringraziarlo per quanto fatto durante la sua Amministrazione. «Ciao Joe», si legge su alcuni cartelloni colorati e «Tu sei il migliore» appare scritto su un palloncino gonfiabile. Quel palloncino è il regalo più bello per un presidente che lascia con orgoglio e dignità.

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