Perché X è stato bloccato in Brasile, la guerra tra Musk e la Corte Suprema e le conseguenze per il social

RMAG news

Dopo una disputa legale durata mesi, la Corte Suprema del Brasile ha deciso di bloccare l’accesso ad X, l’ex Twitter ora di proprietà del miliardario Elon Musk, nel Paese.

È l’esito finale della “guerra” in corso dall’aprile scorso tra lo stesso Musk e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes.

Perché X è stato bloccato in Brasile

Quest’ultimo aveva infatti chiesto alla società di Musk di bloccare un centinaio di account nell’ambito di una indagine sulla diffusione di fake news e messaggi d’odio, un network di fatto riconducibile all’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro: quest’ultimo è tutt’ora indagato per l’assalto dei suoi sostenitori al Parlamento e ad altri edifici governativi di Brasilia nel gennaio del 2023, dopo la sconfitta alle elezioni contro Lula.

Musk nel nome della “libertà di espressione” si era opposto alla richiesta, dichiarando di volersi opporre in ogni sede legale all’ordine del giudice Alexandre de Moraes. Il giudice aveva quindi aperto un’indagine su Musk per una serie di reati, stabilendo una multa per X di circa 18mila euro al girono per ogni profilo rimasto aperto tra quelli segnalati: il miliardario aveva reagito con l’annuncio della chiusura della sede brasiliana dell’azienda, mentre mercoledì 28 agosto la Corte aveva dato un ultimatum di 24 ore a X per adeguarsi alla legge nazionale per le società tecnologiche straniere che operano nel paese, che prevede la nomina di un rappresentante legale in Brasile.

Venerdì 30 agosto la Corte Suprema, dato che la società non aveva rispettato la scadenza, ha deciso quindi agire contro il social network ordinando di bloccare l’acceso a X: tecnicamente il blocco deve essere eseguito dalla varie compagnie che offrono servizi di connessione internet nel Paese con la supervisione dell’Agenzia nazionale per le telecomunicazioni.

Le più grandi compagnie telefoniche brasiliane hanno già provveduto a bloccare il social, che infatti dalle prime ore di sabato risulta già inaccessibile: quelle più piccole avranno bisogno di più tempo, anche se la “deadline” fissata dalla Corte è per le 17 di sabato 31 agosto (quando saranno le 22 in Italia).

Le conseguenze per X dopo il blocco in Brasile

Per evitare l’aggiramento della misura, la Corte Suprema ha anche disposto il divieto di accedere ad X tramite l’uso di VPN, ovvero quei sistemi che consentono ad un dispositivo di “fingere” la connessione da un altro Paese: per chi ci prova la multa è di 50 mila real brasiliani, circa 8 mila euro.

Proprio Elon Musk aveva suggerito questo stratagemma sul proprio profilo X per aggirare il blocco della Corte Suprema. Per Musk le conseguenze economiche rischiano di essere importanti: il Brasile è uno dei più grandi mercati di X al di fuori degli Stati Uniti, con circa 24 milioni di profili attivi su una popolazione di 217 milioni di abitanti.

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