Quali sono le possibili maggioranze in Francia, a un bivio di ingovernabilità

RMAG news

“La Francia si trova in una situazione ingovernabile”. Le parole di Jacques Attali, economista e storico consigliere di Mitterand, descrivono perfettamente l’attuale situazione francese. Le elezioni francesi che si sono tenute lo scorso weekend si sono concluse con la vittoria a sorpresa del Nuovo fronte popolare. Ma mentre i cittadini francesi e del resto del mondo esultavano per essere riusciti ad arginare l’ascesa dell’estrema destra di Le Pen, la Francia è ancora molto lontana dalla formazione di un governo. Infatti, la coalizione di sinistra, capeggiata da Mélenchon, ha ottenuto l’elezione di 181 parlamentari nell’Assemblea nazionale, ma è un risultato ancora molto lontano dai 289 seggi sui 577 necessari per avere la maggioranza assoluta che le consentirebbe di poter governare da sola.

Una delle possibilità che è sembrata forse la più scontata è che, come già successo per le elezioni, tutti i partiti che non fanno parte dell’estrema destra si alleino per creare un nuovo governo e continuare ad opporsi al Rassemblement national di Le Pen. Ma questa, ad oggi, sembra un’ipotesi abbastanza remota per un motivo principale: Jean-Luc Mélenchon. Infatti, il leader di France insoumise, il partito di sinistra radicale più importante all’interno di Nfp, si è dichiarato contrario all’idea di governare insieme al Presidente uscente. Anche da parte di Macron non c’è alcuna volontà di creare un governo con un partito che porta avanti idee tanto lontane dal suo, sia in politica interna che estera. E mentre Mélenchon rivendica il dovere del presidente Macron di affidare al suo partito la guida del Paese, tra le ipotesi più realistiche di cui si sta discutendo, ci sono alleanze che prevedono di fatto l’esclusione dei due partiti più radicali, sia a destra che a sinistra.

In questo caso, ispirato al modello tedesco di grande coalizione, il governo dovrebbe essere formato di socialisti, macronisti e repubblicani. Con questa terza ipotesi si riuscirebbe a raggiungere una maggioranza, anche se ristretta. Le altre opzioni sul tavolo sono invece un’alleanza tra macronisti e repubblicani, in cui sarebbe però necessario il coinvolgimento anche di deputati di destra. L’opzione tanto reclamata da Mélenchon è quella di un governo del Nuovo fronte popolare, che potrebbe effettivamente governare senza una maggioranza assoluta, ma nel caso di una mozione di sfiducia, rischierebbe di non superarla. Le ultime possibilità che rimangono prevedono in un caso la creazione di un governo tecnico, per la prima volta in Francia, oppure una crisi istituzionale, dalla quale si potrebbe uscire solo con le dimissioni di Macron.

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