Rai, salta ancora la nomina di Simona Agnes come presidente: la destra senza numeri non si presenta in Vigilanza

RMAG news

Non c’è solo la nomina Francesco Marini alla Consulta, su cui il centrodestra non riesce a trovare i voti necessari per dare il via libera in Parlamento. Lo spoil system della destra ha trovato anche in Rai ostacoli ai progetti di occupazione militare delle istituzioni, reagendo in maniera scomposta.

L’ultimo caso è di mercoledì mattina, con l’Aventino della maggioranza in commissione di Vigilanza Rai: i parlamentari del centrodestra non hanno partecipato alla plenaria convocata dalla presidente pentastellata Barbara Floridia per decidere la data della prima votazione per la nomina della presidente Rai, sul tavolo il nome di Simona Agnes in “quota Forza Italia”. In questo modo la maggioranza ha fatto saltare il numero legale, rendendo inutile la convocazione.

Assenza che arrivano dopo che già martedì l’ufficio di presidenza era andato a vuoto perché la maggioranza spingeva per rinviare, mentre le opposizioni avrebbero voluto votare il prima possibile.

E infatti dalle opposizioni parte un coro di critiche nei confronti della destra. “È un fatto molto grave. Non è mai successo in precedenza di non procedere ad un atto dovuto”, dice il capogruppo Pd in Commissione, Stefano Graziano. “C’è la volontà di bloccare la Vigilanza Rai – prosegue Graziano -. Lo avevamo detto, e siamo stati facili profeti, che bisognava prima procedere alla riforma della legge e poi alla nomina del CdA”.

“Il centrodestra ha dimostrato una grave mancanza di rispetto verso le istituzioni, tanto più per un organo di garanzia quale la vigilanza Rai” sottolinea in una nota Dario Carotenuto, capogruppo dei Cinque Stelle, che pure erano andati in soccorso della maggioranza assieme ad Alleanza Verdi-Sinistra spartendosi il CdA e non aderendo all’Aventino di Partito Democratico e centristi in Parlamento.

Sulla presidenza Rai per ora il partito di Giuseppe Conte sembra intenzionato a non spaccare ulteriormente l’ormai ex “campo largo”: martedì nel giorno della fumata nera in Parlamento per l’elezione del giudice della Consulta il leader pentastellato aveva ribadito il suo “no” alla scelta di Simona Agnes come presidente della tv pubblica.

Proprio i 5 Stelle potrebbero consentire il via libera alla consigliera Agnes, magari in cambio di una poltrona di peso come quella lasciata libera da Mario Orfeo, che dal Tg3 è andato a dirigere Repubblica e che Conte vorrebbe per un suo “uomo di fiducia”: alla destra mancano due voti, ma al momento le opposizioni marciano compatte per la volontà di ottenere un presidente scelto di comune accordo con la destra, che sia dunque di “garanzia”.

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