Repubblica, la “svista” della lettera pro-Israele di MacEoin: è del 2011 ma il quotidiano di Molinari non lo dice…

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Una doppia pagina nella sezione Cultura di Repubblica dal titolo evocativo: “Cari studenti, Israele non è un regime”. Nel ribadire la posizione pro Israele tenuta dall’arrivo di Maurizio Molinari alla guida del quotidiano che fu di Eugenio Scalfari, questa volta il giornale del gruppo Gedi, ovvero la famiglia Elkann-Agnelli, compie una “gaffe” diventata oggetto di scherno dai commentatori online.

A pagina 30 e 31 trovano spazio infatti una lunga lettera di Denis MacEoin, accademico britannico esperto di Medio Oriente, già caporedattore della rivista Middle East Quarterly e noto per le sue posizioni pro-Israele, e poi una “risposta” del direttore Maurizio Molinari dall’eloquente titolo “Il seme dell’odio viene dal 7 ottobre”.

La “svista” di Repubblica sulla lettera di MacEoin

C’è un problema. La lettera di MacEoin, una risposta dell’accademico all’associazione studentesca dell’Università di Edimburgo in Scozia, risale al 2011. Non solo: lo stesso MacEoin è morto nel 2022, ma nella lettera presentata da Repubblica ai suoi lettori questa informazione non c’è.

Ad introdurre la lettera di MacEoin ci sono solo queste sparute righe di introduzione: “Pubblichiamo una risposta di Denis MacEoin alla mozione presentata dall’Associazione studentesca dell’Università di Edimburgo per boicottare tutto ciò che è israeliano e in cui si afferma che Israele è governato da un regime di apartheid. Denis MacEoin è un esperto di affari del Medio Oriente. Ecco la sua lettera agli studenti”.

Oggi @repubblica apre le pagine di cultura con questo intervento firmato dall’accademico britannico Denis MacEoin. Forse MacEoin scrive dall’ aldilà, infatti è morto il 6 giugno 2022. Ma Repubblica sembra ignorarlo. @Maumol pic.twitter.com/A5Pzjn5kzF

— ROBERTO ZICHITTELLA (@ROBZIK) June 4, 2024

Soltanto alle 10:38 di questa mattina l’account X di Repubblica, dopo i tanti commenti che sottolineavano la “svista”, si premura di ammettere l’errore: “L’articolo di Denis MacEoin (scomparso nel 2022) pubblicato oggi è stato scritto nel 2011: lo abbiamo messo in pagina commettendo l’errore di non indicare la data originaria. Errore per il quale ci scusiamo con i lettori. I contenuti restano di evidente attualità e sono un contributo al dibattito sulla guerra in Medio Oriente”, aggiungendo poi nella versione online della lettera la data risalente al 2011.

Il Cdr contro Molinari (già sfiduciato dai giornalisti)

Non abbastanza per il Comitato di redazione di Repubblica, da mesi ormai in rotta col direttore Molinari e clamorosamente sfiduciato dai giornalisti lo scorso aprile con 164 voti a favore e soli 55 contrari (oltre a 35 astenuti).

In un comunicato, riportato dal sito professionereporter, il Cdr del quotidiano “prende le distanze dalla pubblicazione avvenuta oggi, e voluta dalla direzione, dal titolo “Cari studenti, Israele non è un regime” a firma di Denis MacEoin: scritto risalente al 2011 di uno studioso deceduto nel 2022,  entrambi particolari non menzionati in pagina. Siamo convinti che così facendo, decontestualizzando fatti e opinioni, non si stia facendo un buon servizio al giornalismo e alla credibilità di Repubblica. Questo è purtroppo l’ennesimo caso sconcertante che siamo costretti a denunciare, con l’unico scopo di salvaguardare collettivamente il nostro lavoro, la nostra professionalità e la nostra reputazione”.