Ricchi sempre più ricchi e meno tassati, la fotografia Oxfam sulle diseguaglianze: la soluzione è “tax the rich”

RMAG news

Ricchi sempre più ricchi, oltre che meno tassati, mentre il 50 per cento più povero del pianeta vede aumentare la sua ricchezza di appena 9 centesimi al giorno. è la fotografia che emerge dall’analisi diffusa oggi dall’Oxfam in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20, in programma a Rio de Janeiro fino a venerdì 26 luglio.

Il summit, spiega una nota, “rappresenta un importante banco di prova per verificare il grado di convergenza tra le più grandi economie del mondo sulla proposta avanzata dalla Presidenza di turno brasiliana del G20 – e supportata da Sud Africa, Francia e Spagna – per la definizione di un nuovo standard globale, volto a incrementare il prelievo fiscale a carico degli ultra ricchi“.

Ricchi sempre più ricchi

Nella sua analisi Oxfam denuncia le storture dell’attuale sistema economico mondiale, quello in cui la ricchezza media di un esponente dell’1% più facoltoso su scala globale è aumentata di quasi 400mila dollari contro i 335 dollari (9 centesimi al giorno) incamerati in media da un rappresentante appartenente al 50% più povero del pianeta.

La ricchezza aggregata dall’1% più facoltoso del pianeta è cresciuta, in termini reali, di 42mila miliardi di dollari nel decennio 2013-2022: un incremento pari a 34 volte quello registrato, nello stesso periodo, dalla metà più povera della popolazione mondiale

Tax the rich

Ricchi sempre più ricchi anche grazie a una fiscalità che, paradossalmente, li premia a scapito dei più poveri. Negli ultimi 40 anni, spiegano dall’Oxfam, “i miliardari globali hanno, in media, versato su base annua agli erari l’equivalente dello 0,5% del valore dei propri patrimoni. Nello stesso periodo i loro patrimoni hanno registrato un rendimento nominale annuo lordo del 7,5%. Negli ultimi 4 decenni, inoltre, conclude la nota, “la quota di reddito nazionale dell’1% dei percettori di redditi più elevati nei Paesi del G20 è cresciuta del 45%, mentre l’aliquota massima dell’imposta sui redditi (nella media del G20) si è ridotta di circa un terzo”. Nei Paesi del G20 inoltre, per ogni dollaro di entrate fiscali, meno di otto centesimi derivano da imposte sulla ricchezza.

Per Misha Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia, “la richiesta di aumentare le imposte sui più ricchi è sostenuta da una parte consistente dell’opinione pubblica mondiale”. “Preoccupati e indignati, i cittadini reclamano sistemi fiscali più equi, un’azione più incisiva contro la crescente concentrazione di ricchezza e potere al vertice della piramide sociale, risorse certe e adeguate per contrastare l’avanzamento della povertà, l’ampliamento dei divari economici e la crisi climatica in corso. A fronte di una simile richiesta di maggiore giustizia distributiva, c’è da chiedersi se i governi del G20 mostreranno volontà politica e decideranno di cooperare su misure coordinate di tassazione degli ultra-ricchi o se invece, malauguratamente, preferiranno mantenere l’attuale iniquo status quo”, le parole di  Maslennikov.

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