Russia, maxi-attacco con droni ucraini su Mosca e nel sud del Paese: Putin “risponde” avanzando nel Donetsk

RMAG news

L’aviazione ucraina torna a colpire Mosca. La capitale russa è finita nel mirino di un pesante attacco con droni, ben 144 scagliati nel Paese di Vladimir Putin, con obiettivo in particolare Mosca e le regioni di Lipetsk e Bryansk, nel sud del Paese.

Andrei Vorobyov, governatore della regione della capitale, ha spiegato che almeno 20 droni ucraini diretti verso Mosca e sulle aree circostanti sono stati abbattuti; numero che sale a 60 nelle regioni di Lipetsk e Bryansk, dove non si registrano danni o feriti.

A Mosca va registrata anche una vittima: si tratta di una donna di 46 anni, uccisa forse dalla caduta di detriti di un palazzo colpito dai droni ucraini nella città di Ramenskoe, che si trova circa 50 chilometri a sud-est di Mosca. Attacco che ha sventrato il palazzo tra l’undicesimo e il 12esimo piano e in cui altre tre persone sono rimaste ferite.

Un drone ucraino è caduto invece vicino all’aeroporto internazionale di Zhukovsky, chiuso per alcune ore per motivi di sicurezza, ha invece riferito il sindaco della capitale Sergei Sobyanin, Per lo stesso motivo sono stati chiusi altri due aeroporti nella regione: quello di Vnukovo e quello di Domodedovo, costringendo le autorità a cancellare oltre trenta voli nazionali e internazionali.

Le conquiste russe in Ucraina

Colpita sul suo suolo, la Russia però non cede di un millimetro in Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista nelle ultime 24 ore di quattro insediamenti nella regione ucraina di Donetsk: la città di Krasnogorivka e i villaggi di Galytsynivka, Vodyane e Grygorivka.

Krasnogorivka, che aveva una popolazione di circa 16mila abitanti prima dell’inizio del conflitto, era diventata più vulnerabile dall’inizio dell’anno con la caduta di Marinka e Avdiivka, due città vicine. Da tempo roccaforte, si trova a circa venti chilometri a ovest di Donetsk, sotto il controllo delle truppe russe. Lunedì Mosca ha rivendicato la conquista di un’altra città, Memryk, a circa 20 chilometri da Pokrovsk, importante centro logistico per l’esercito ucraino da tempo nel mirino delle truppe russe.

Per Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, la Russia deve infatti “continuare l’operazione militare” in Ucraina per “proteggersi”.

Peskov ha anche commentato l’attacco ucraino nella notte. L’offensiva con droni contro aree residenziali, secondo il portavoce, “non possono essere dettati da necessità militari”. Piuttosto, ha aggiunto, mostrano “la vera essenza del regime di Kiev”. “Questi sono nemici”, ha concluso il fedelissimo di Putin.

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