Sanità lucana: le criticità al centro della conferenza dei sindaci

Sanità lucana: le criticità al centro della conferenza dei sindaci

Il Quotidiano del Sud
Sanità lucana: le criticità al centro della conferenza dei sindaci

Autismo, liste d’attesa e criticità della sanità lucana al centro del dibattito della conferenza dei sindaci. Confronto anche con l’assessore Latronico e il Commissario Della Asm, Friolo

MATERA – Le criticità del sistema sanitario regionale, ma anche le forme di sostegno ai diversabili affetti da sindrome dello spettro autistico, oltre alle procedure di sostegno e accreditamento delle Residenze socio-sanitarie, sono stati gli argomenti all’ordine del giorno della nona Conferenza dei sindaci del Materano, convocata ieri (25 settembre 2024) in sala “Mandela” dal presidente e primo cittadino di Matera Domenico Bennardi. Al tavolo di confronto era presente l’assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, con il commissario dell’Azienda sanitaria materana, Maurizio Friolo, ed i sindaci di Policoro (collegato da remoto), Stigliano, Garaguso, Irsina, Pomarico, Miglionico, Pisticci e Tricarico, oltre al presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani di Basilicata, Andrea Bernardo, e il consigliere regionale Nicola Morea, presidente della commissione Sanità.

L’ASSISTENZA AI DISABILI

Durante la conferenza dei sindaci incentrata sulla sanità lucana Bennardi ha messo subito a fuoco il tema dell’assistenza alle persone disabili affette da sindrome dello spettro autistico, chiedendo alla Regione un sostegno concreto per le famiglie. Solo la città di Matera conta 182 minori affetti da handicap grave, per il 90% con autismo e oltre 50 autistici adulti medi e gravi. Per queste persone è importante soprattutto l’assistenza in età adulta, quando potrebbe venir meno anche il sostegno delle famiglie. Bennardi ha sottolineato il ruolo importante delle associazioni e dei volontari, che possono offrire un supporto essenziale, ma serve l’aiuto della Regione per offrire loro sedi idonee e attrezzate, anche con formule semi residenziali e residenziali. A Matera, come ha spiegato Bennardi, c’è il Centro Mazzarone e la struttura del “Dopo di noi” nel rione San Giacomo, per la quale si sta assegnando la gestione.

Domenico Albano di Pisticci ha sottolineato che nel suo comune è già attrezzata l’abazia del Casale, probabilmente operativa dal 2025, per ospitare almeno venti persone ed a disposizione di tutta la regione e ha evidenziato il ruolo strategico che potrebbe ricoprire l’Ospedale di Tinchi per affrontare il problema delle liste d’attesa. Il sindaco ha ribadito come l’Amministrazione comunale punti su questa storica struttura del territorio per assicurare un migliore accesso ai servizi sanitari, a beneficio di tutte le comunità della provincia di Matera. Anche il sindaco Paolo Paradiso di Tricarico ha parlato del Centro diurno, potenzialmente in grado di ospitare 10-20 persone ma senza formula residenziale; il sindaco Francesco Micucci di Stigliano ha chiesto la riapertura del Centro diurno comunale, offrendo allo scopo anche le tante altre strutture comunali attualmente inutilizzate.

L’AUTISMO

Altro tema caldo della sanità lucana affrontato durante la conferenza dei sindaci è quello dell’autismo. Il commissario Friolo ha rimarcato il ruolo d’eccellenza della neuropsichiatria infantile di Matera, centro di riferimento per Puglia e Basilicata, evidenziando l’assenza di una équipe multidisciplinare che sarebbe utile supporto ai problemi legati all’autismo, soprattutto in età adulta, rilanciando il ruolo della struttura dei Padri Trinitari a Bernalda su cui si potrebbe puntare. L’Asm sta cercando di assumere psicologi, che valutino il grado di disabilità, per offrire a queste persone il miglior supporto possibile.
L’assessore Latronico ha fatto sintesi, sottolineando l’estrema delicatezza del tema dell’autismo, di cui ci si sta occupando con la collaborazione di “Stella Maris” e il centro specializzato di Chiaromonte. L’assessore regionale ha annunciato che si sta lavorando alla creazione di una rete territoriale, per rispondere ai bisogni socio-assistenziali di queste persone. Latronico ha spiegato che per fronteggiare i disturbi autistici, inoltre, la Regione può contare su risorse nazionali pari a 1.972.082,85 euro, che derivano da tre decreti ministeriali. Sono fondi che finanziano progetti finalizzati alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico, assistendole in un contesto più ampio di inclusione sociale. L’attenzione si concentrerà sui bambini delle scuole primarie e secondarie, con un percorso laboratoriale da attivare in nove istituti scolastici della Basilicata.

LE LISTE D’ATTESA

Quindi la discussione della conferenza dei sindaci si è spostata sul tasto dolente della sanità lucana: le liste d’attesa, rispetto al quale nulla o quasi è cambiato negli ultimi mesi. Friolo ha portato all’attenzione dei sindaci il problema del fabbisogno di medici e delle forti difficoltà nel reperimento di professionisti, con Avvisi e bandi che vanno spesso deserti, lasciando senza personale specialistiche come ortopedia, cardiologia e oncologia.
Va meglio per la diabetologia, dove si è recuperato tanto anche sulle attese, ma ci sono ancora servizi come l’endocrinologia con eco, che fa registrare fino a 687 giorni di attesa. Friolo ha descritto gli sforzi in corso per evitare la chiusura delle liste dopo 24 mesi, ed ha poi elencato una serie di servizi in cui i tempi si sono già quasi dimezzati; ma il tema nazionale della carenza di personale si fa sentire ancora tanto, come in tutto il Sud, nella specialistica ambulatoriale delle strutture pubbliche e negli esami diagnostici.

Latronico ha annunciato che nel dipartimento Sanità della Regione è stata istituita l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, presieduta e coordinata da lui e composta da professionisti di area sanitaria e amministrativa. Sarà individuato il Ruas (Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria), cui sono attribuiti le funzioni e gli obiettivi in termini di efficacia ed efficienza dell’assistenza sanitaria, e quelli contenuti nel Piano regionale sulle liste d’attesa da adottare annualmente. La parola d’ordine sarà qualificare l’offerta dei servizi ottimizzando le risorse disponibili, mediante un uso più oculato e appropriato delle prescrizioni, il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa, i volumi, le prestazioni critiche e le liste d’attesa in ambito aziendale. Anche la permanenza nelle liste d’attesa dovrà essere gestita con competenze adeguate, da parte delle strutture aziendali interessate.

La cabina di regia anti sprechi

Morea ha parlato anche di una “Cabina di regia anti sprechi”, perché spesso i numeri delle liste d’attesa sono gonfiati da chi prenota e poi non si presenta perché va altrove, o da chi non è correttamente indirizzato alla visita specialistica necessaria. E poi, come ha rimarcato Morea, dove non arriva il pubblico deve arrivare il privato accreditato. Latronico ha, infine, sottolineato la necessità di contenere la spesa sanitaria nei limiti del budget assegnato, tenendo presente che in Basilicata operano già 400 medici di guardia, 500 di Medicina generale, più specialisti convenzionati, strutture ospedaliere e privati convenzionati; quindi occorrerebbe anche far funzionare meglio il sistema, grazie anche a un’intesa virtuosa con l’università e gli specializzandi.

LE RESIDENZE SOCIO SANITARIE

Si è parlato, poi, delle Residenze socio-sanitarie, rispetto alle quali Friolo ha spiegato la differenza tra accreditamento e contrattualizzazione, quest’ultima non sempre scontata, suggerendo di abbassare le rette per gli ospiti in modo da poter contrattualizzare più strutture. In Basilicata ne operano 95, il 75% delle quali private (39 per la salute mentale, 9 per le dipendenze patologiche, 11 per disabili, 30 per non autosufficienti e 6 Hospice). Tutte forniscono assistenza in attesa del rinnovo dell’autorizzazione per adeguamento ai requisiti previsti dalla Dgr 1218/2017, nel rispetto dei tempi dettati da leggi regionali, e del successivo accreditamento (necessario per la successiva contrattualizzazione con il sistema sanitario regionale). In merito a quest’ultima fase c’è uno stallo, determinato dalla necessità di regolamentare i rapporti con i valutatori. Latronico ha garantito che la Direzione sta definendo una soluzione operativa per istruire le pratiche di validazione delle richieste di accreditamento.

GLI OSPEDALI DELLE CASE DI COMUNITA’

Infine si è parlato degli ospedali e delle Case di comunità, con la previsione di due Hub a Matera e Montescaglioso e 4 Spoke a Irsina, Tursi, Garaguso e Ferrandina, rispetto ai quali Friolo ha spiegato di aver già messo al lavoro un team solo per gestire i progetti Pnrr nei tempi di scadenza, al fine di non perdere i fondi disponibili. Il commissario Asm ha anche annunciato l’arrivo del terzo apparecchio multifunzionale al servizio dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che si aggiunge ai due già operativi al “Giovanni Paolo II” di Policoro. Dopo due ore esatte di serrato e costruttivo confronto, il sindaco Bennardi si è detto soddisfatto per l’esito della Conferenza, ringraziando Latronico e Friolo per la presenza e gli impegni assunti.
«Mi auguro – ha detto Bennardi – che questo ennesimo confronto su temi ormai annosi per la nostra sanità, possa sfociare in impegni concreti per affrontare e risolvere almeno le criticità più gravi. L’assessore Latronico ci ha promesso aggiornamenti step by step e noi resteremo fiduciosi, soprattutto su autismo e liste d’attesa».

Il Quotidiano del Sud.
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