Scilla, Ss18 bloccata da massi ciclopici in bilico dopo il crollo

Scilla, Ss18 bloccata da massi ciclopici in bilico dopo il crollo

Il Quotidiano del Sud
Scilla, Ss18 bloccata da massi ciclopici in bilico dopo il crollo

Ennesima frana sulla ss18 tra Santa Trada e Scilla: strada bloccata da massi ciclopici: zona isolata; in corso attività di messa insicurezza

SCILLA – Massi che si staccano da un costone di roccia e vengono giù travolgendo degli alberi e finendo in mare a pochi metri dalla spiaggia e non lontano da un lido balneare. È l’immagine, spettacolare e allo stesso tempo spaventosa, dell’ennesima frana sulla Strada Statale 18 “Tirrena Inferiore”, nel tratto tra Santa Trada e Scilla, per fortuna avvenuta in una zona già messa in sicurezza e sgomberata.

Il fatto è avvenuto il 31 agosto scorso, quando già dal giorno prima i tecnici dell’Anas che monitorano il tratto di strada avevano chiuso la Statale 18 al chilometro 515,100 «per un significativo fenomeno di caduta massi su strada provenienti dalle ripe private di monte».
Un fenomeno che molto probabilmente è stato favorito dagli abbondanti rovesci abbattuti sul Reggino durante gli ultimi giorni di agosto. Non certo un toccasana per una zona in cui il rischio di frane e smottamenti non è una novità. Sin dalle prime avvisaglie, dunque, i sorveglianti dell’Anas hanno interdetto il traffico sulla SS18, deviandolo in by-pass sull’autostrada A2 del Mediterraneo che corre parallela alla Statale.

«Dopo le prime attività di disgaggio – ha comunicato l’Anas – i rocciatori hanno verificato la stabilità del versante e rilevata la presenza di numerosi massi ciclopici instabili imbrigliati dalle reti paramassi ivi presenti. La mattina di sabato 31 agosto si è pertanto provveduto ad isolare la zona e la scogliera a valle della strada e proceduto alla demolizione controllata dei massi instabili».
Le attività di messa in sicurezza, fa sapere l’Anas, proseguiranno fino alla completa risoluzione della criticità prima della riapertura al traffico della Statale. Come già accennato, il tratto di SS 18 che attraversa quell’area della Costa Viola non è nuovo a episodi del genere. E se nel caso di specie, la frana è stata in qualche modo “controllata”, in altre occasioni non è stato così.

Nel novembre del 2017, a causa del forte maltempo nel tratto di strada tra Bagnara e Scilla, fango, terra e massi hanno invaso la carreggiata in più punti creando notevoli disagi alla circolazione.
Pochi giorni dopo, nello stesso punto, un altro sversamento di materiale, anch’esso favorito dalle condizioni meteo, ha ricoperto l’asfalto creando ulteriori disagi. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2018, a cedere è stato il terreno del pendio sottostante la salita che unisce la Statale alla frazione di Pellegrina, in zona Santa Barbara. Anche in questo caso, il terreno non ha retto alla pioggia che è caduta ininterrottamente sul territorio.

All’elenco si aggiungono le tre frane in tre giorni nello stesso punto della Statale 18 fra Scilla e Bagnara, al km 506/300 e altri episodi franosi presentatisi puntualmente all’arrivo di importanti acquazzoni. Nel 2021 uno smottamento di terra ha coinvolto anche una stalla con all’interno 10 capre, tutte morte sotto la furia della terra. Un problema non nuovo, dunque, quello della fragilità idrogeologica della Costa Viola e della Statale 18 che la attraversa.
Un problema a cui, Anas, Comuni e Città metropolitana hanno cercato di dare una soluzione nel corso degli anni, intervenendo con l’installazione di reti metalliche per contenere gli smottamenti e con altri interventi di prevenzione che però non sempre hanno avuto l’impatto sperato.

Il Quotidiano del Sud.
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