Se in Francia vincono i fascisti della Le Pen è a rischio la democrazia europea

RMAG news

Se fossi un elettore francese il 7 luglio correrei a votare i candidati di sinistra. Se mi capitasse un candidato di Macron lo voterei. Non amo Macron, penso che sia un uomo che ha portato un pezzo della sinistra francese su posizioni centriste, moderate, conservatrici che assomigliano a quelle della destra, ma fa comunque parte di uno schieramento di centrosinistra che si contrappone al blocco della Le Pen. Blocco che ha conquistato tantissimi voti nel primo turno, sfiorando il 35%, e che rischia di vincere le elezioni, avere la maggioranza assoluta e di governare la Francia.

Qualcuno potrebbe dire: “Tu voti solo contro la La Pen“. E cosa c’è di male a fare questo? Se per esempio nel 1922 gli italiani avessero votato contro Mussolini, fermandone l’avanzata, magari ci saremmo risparmiati 20 anni di dittatura e chissà magari anche la guerra con 600mila morti. Che dite ne valeva la pena votare contro Mussolini?

Certo mi dite che la Le Pen non è Mussolini. Un pezzo della destra italiana e la destra lepenista francese sono gli eredi del fascismo europeo. La Le Pen ritorna a far vedere in Francia lo spettro di Vichy del governo Pétain. Non dobbiamo fare finta che non sia così. La Le Pen guida uno schieramento molto forte, xenofobo, che rifiuta politiche riformiste, di redistribuzione, l’Europa. Dov’è che non è erede del movimento fascista? Nella politica internazionale lo è, nella politica interna lo è; nella xenofobia anche. Perché non dobbiamo condurre una battaglia contro Le Pen? Una battaglia che sarà guidata dalla sinistra col partito di Mélenchon che ha preso quasi il 30%. L’importante è che si faccia un accordo tra la sinistra e il partito di Macron senza questioni di purezza, precisione nell’essere di sinistra e definizione degli obiettivi. C’è un problema di emergenza politica e se i gollisti volessero entrare io li farei entrare. Bisogna sconfiggere la Le Pen. La vittoria di un partito post-fascista o neo-fascista, chiamatelo come vi pare, partito che affonda le radici nella cultura fascista francese. Se in un paese come la Francia vincono i fascisti dopo la svolta reazionaria che c’è stata in Italia, l’Europa rischia di finire nel buio più buio. Lo voglio dire in modo chiarissimo: se in Francia vince il fascismo, cioè la Le Pen, è a rischio il patto democratico che governa l’Europa dal 1945.