Strage di Solingen, si consegna l’attentatore: è un profugo siriano di 26 anni, l’Isis rivendica l’attacco

RMAG news

L’Isis torna a colpire nel cuore dell’Europa, o quantomeno rivendica l’ultimo sanguinoso attacco, quello avvenuto venerdì sera a Solingen, città di 160mila abitanti del Nordreno-Westfalia, in Germania. Un massacro rivendicato con queste parole: “Una vendetta per i fratelli musulmani in Palestina e altrove”.

A colpire e uccidere un coltello, con cui ha ammazzato tre persone ferendone altre quattro gravemente, è stato Issa al H., profugo siriano 26enne arrivato in Germania due anni fa, dove gode di “protezione sussidiaria” perché proveniente da un Paese in guerra. Secondo lo Spiegel, non era noto alle autorità di sicurezza come estremista islamico.

L’attentato è avvenuto poco prima delle 22 nella piazza del mercato di Solingen, in centro: lì si stava svolgendo una festa, chiamata “festa della diversità”, organizzata per celebrare i 650 anni della città.

Il 26enne siriano, come confermato dal ministro degli Interni della Nordreno-Westfalia, Herbert Reul, è “fortemente sospettato” per l’aggressione.

Secondo quanto riferito dai media tedeschi il giovane, intorno alle 23 di sabato, ancora coperto di sangue si è di fatto consegnato agli agenti di polizia: “Sono io quello che state cercando”. Il cerchio attorno a lui si stava chiudendo: poche ore prima la polizia aveva fatto irruzione in un centro per richiedenti asilo, distante poche centina di metri dalla zona del massacro, fermando un altro siriano di 36 anni. Ma, come spiegato dal ministro degli Interni, non era lui “quello che avevamo nel mirino fin dall’inizio”.

Un ruolo chiave lo hanno avuto due donne, testimoni fondamentali per la polizia: durante il concerto in piazza avevano sentito due ragazzi che alle loro spalle parlavano di piani d’attacco. La loro denuncia aveva permesso in poche ore di identificare e fermare un ragazzo di 15 anni, sospettato di avere avuto contatti con l’esecutore dell’attacco.

Al momento invece non è ancora chiaro quale ruolo abbia avuto nell’aggressione l’uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto assassino con coltello si costituisse.

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