Ucraina, dimissioni di massa nel governo: lascia anche il ministro degli Esteri Kuleba, Zelensky prepara il rimpasto

RMAG news

In evidente difficoltà nel Donbass, dove le truppe russe avanzano impetuose, in una situazione di stallo nel Kursk, dove l’offensiva non sembra aver spinto Vladimir Putin a muovere le sue “pedine”, ovvero l’esercito, in ritirata dall’Ucraina per difendere il proprio territorio, e ora alle prese con una clamorosa crisi politica interna.

È la situazione complicata che sta vivendo in queste ore Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino infatti alle difficoltà sul campo di guerra deve sommare quelle nel “Palazzo”: martedì, nel giorno di uno dei peggiori attacchi russi contro il Paese degli ultimi tempi, quello che ha provocato almeno 50 vittime a Poltava, cinque ministri hanno rassegnato le loro dimissioni.

Chi si è dimesso dal governo ucraino

Hanno lasciato i loro incarichi la vice prima ministra per l’integrazione europea ed euroatlantica dell’Ucraina Olha Stefanishyna e la vice prima ministra per la reintegrazione dei territori occupati ucraini Iryna Vereshchuk (nel governo ci sono in tutto quattro vice primi ministri). Insieme a loro hanno lasciato l’incarico anche il ministro per le Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin, responsabile della produzione di armi, il ministro della Giustizia Denys Maliuska, e il ministro per l’Ambiente Ruslan Strilets.

A loro stamattina si è aggiunto uno degli uomini più riconoscibili del governo ucraino, ovvero il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che ha presentato le sue dimissioni in una lettera indirizzata alla Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev. Il primo ministro, Denis Shmygal, dovrebbe invece rimanere in carica.

Il rimpasto di governo a Kiev

Si tratta a tutti gli effetti di un rimpasto di governo, come comunicato martedì sera da Zelensky: il presidente ucraino ha annunciato che il prossimo autunno “sarà estremamente importante per l’Ucraina. E le nostre istituzioni statali dovrebbero essere configurate in modo che l’Ucraina raggiunga tutti i risultati di cui abbiamo bisogno”. Per questo, ha aggiunto, “dobbiamo rafforzare alcune aree del governo e sono stati preparati dei cambiamenti nella sua composizione”.

A dir poco caustico il commento che arriva da Mosca. Il regime di Putin è intervenuto sul terremoto politico in corso a Kiev con una dichiarazione, resa nota dall’agenzia Tass, della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “Autunno, cadono le foglie e i rami si mostrano nudi”, le sue parole.

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