Ucraina, Stoltenberg frena dopo la tensione Nato-Putin: “Nessun conflitto imminente, non invieremo soldati”

RMAG news

Dopo settimane di tensioni e minacce più o meno velate alla Russia di Vladimir Putin, ora Jens Stoltenberg getta acqua sul fuoco.

Il segretario generale della Nato parlando in conferenza da Helsinki, capitale di quella Finlandia unitasi all’Alleanza atlantica proprio a seguito dell’aggressione dell’Ucraina, ha chiarito come l’Alleanza Atlantica “non ha intenzione di schierare forze in Ucraina, né c’è alcun pericolo imminente di un attacco contro di essa”.

Ci stiamo concentrando su come possiamo stabilire un quadro di sostegno più forte, con il quadro istituzionalizzato per l’Ucraina, e su come stabilire e concordare un impegno finanziario a lungo termine per garantire che saremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario“, ha commentato il leader della Nato nella conferenza congiunta con il presidente finlandese Alexander Stubb.

L’allargamento del conflitto

Toni abbassati anche sull’ipotesi di un allargamento da parte russa del conflitto agli altri Paesi confinanti, dai Baltici a quelli scandinavi. “Non vediamo una minaccia militare imminente contro nessun alleato della Nato. Al momento, naturalmente, la Russia è più che preoccupata della guerra in Ucraina, e quindi di spostare le forze dalle vicinanze della Finlandia o dei Paesi nordici, fino all’Ucraina. Poi, naturalmente, quando i combattimenti in Ucraina finiranno, potranno ricostruire quelle forze. Ma questo non significa che vediamo un pericolo di attacco imminente contro qualsiasi alleato della Nato“, ha detto Stoltenberg.

Per il numero uno della Nato “l’idea che ci sia una sorta di conto alla rovescia per la prossima guerra è sbagliata. Noi siamo qui per evitare che ciò accada. Lo abbiamo fatto per 75 anni e lo faremo per almeno altri 75 anni”.

La Finlandia stoppa ipotesi di militari in Ucraina

Anche Stubb ha chiarito che il suo Paese non intende scendere in campo in Ucraina, facendo particolare riferimento all’ipotesi avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron di inviare “istruttori” a Kiev. Stubb ha anche ricordato che al momento non esiste una minaccia militare per Finlandia, Svezia, Norvegia o gli Stati baltici proveniente dalla Russia. Il modo migliore per prepararsi e per prevenire la guerra è prepararsi ad affrontarla. Ma l’idea che un Paese come la Russia possa in qualche modo attaccare o intimidire la più grande alleanza militare del mondo la trovo semplicemente poco plausibile”, ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti.

La conferenza per la pace in Svizzera

Come segnale di ulteriore distensione, Stubb ha anche ricordato che è arrivato il momento di “parlare di pace, di un percorso verso la pace”. In tal senso ha ricordato che “tra poco più di due settimane in Svizzera con il presidente Zelensky e con oltre cento Paesi” ci sarà una conferenza internazionale sull’Ucraina, anche se assenti saranno la stessa Russia e la Cina.