Vera Slepoj, l’inchiesta sulla causa della morte della psicologa: disposta l’autopsia, nel mirino una operazione

RMAG news

Sulla morte di Vera Slepoj, la nota psicologa trovata morta dalla sua governante il 21 giugno scorso, sul divano della sua abitazione di Padova, la Procura della Repubblica ha aperto un’indagine preliminare.

L’ipotesi è quella di omicidio colposo, un fascicolo senza indagati aperto dagli inquirenti dopo la presentazione di un esposto da parte della famiglia, tramite l’avvocato padovano Massimo Munari. Il titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Francesco Lazzeri, ha già disposto l’autopsia che si terrà mercoledì mattina. Solo dopo l’esame autoptico la Procura euganea darà il nulla osta ai funerali, che per questo motivo non era ancora stato fissato.

L’indagine sulla morte di Vera Slepoj

Slepoj aveva compiuto 70 anni da un mese: ai suoi familiari, secondo quanto riferito, aveva detto di sentirsi in salute, in ottima forma. Proprio alla luce di quelle dichiarazioni degli ultimi tempi si vuole vedere chiaro sull’ipotesi di un malore fatale per la psicologa.

Secondo quanto riferisce Repubblica, alle persone più vicine la psicologa, già presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory, volto noto anche in televisione, aveva raccontato di aver recentemente tolto una cisti al ginocchio, di essere un po’ preoccupata per qualche noia connessa a quell’intervento, a partire da una ecchimosi intorno all’area interessata dall’operazione. Per questo due giorni prima del decesso Slepoj era stata da un medico per provare a togliere il sangue che le si era accumulato sottopelle, per eliminare il coaugulo.

Il sospetto è che si possa essere trattato di un’embolia: l’obiettivo dell’autopsia e delle indagini è capire se sia legata alla rimozione della cisti. C’è poi la questione relativa ai farmaci, di cui dà conto il Corriere della Sera: per “vincere” il dolore post-operatorio Slepoj aveva preso dei medicinali, dunque si dovrà indagare anche sui dosaggi e sull’eventualità di una “interazione” negativa con altri medicinali che abitualmente assumeva la 70enne psicologa.

Chi era Vera Slepoj

Originaria di Portogruaro, in provincia di Venezia, Vera Slepoj si era laureata in Psicologia all’Università di Padova nel 1977, con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”. Nei primi anni Ottanta ha pubblicato il primo libro, “Capire i sentimenti”. La dimensione affettiva dell’essere umano era la sfera di interesse di cui si è sempre occupata, scrivendo diversi libri e partecipando spesso a trasmissioni televisive.

Era stata anche impegnata in politica, come assessore alla cultura e ai musei della Provincia di Padova, tra il 1999 e il 2004. Nel 1999 si candidò per Alleanza Nazionale alle Europee e nel 2006 per il Senato nelle liste dell’Udc.

Le ultime ore di vita sono state raccontate dalla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e sua grande amica: “Giovedì sera era a cena con mia figlia Ludovica, ha riso e scherzato per tutta la sera, Ludovica è stata l’ultima persona che l’ha vista, niente poteva fare pensare alla tragedia che è accaduta”.

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