Vespa Orientalis: il nido e la puntura. Cosa fare e come eliminarla

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La vespa orientalis, ovvero la vespa orientale, è simile al calabrone europeo ma diversa dalla vespa mandarina che si trova solo in Asia. Questo insetto vive nel Sud – Est Europa, in Madagascar e in Medio Oriente. I cambiamenti climatici hanno però inciso sugli spostamenti della vespa. Quest’ultima è stata avvistata a Grosseto, a Genova, a Trieste, a Livorno e in Sardegna. L’insetto costruisce il suo nido nelle cavità arboree e in edifici abbandonati. Di rado lo struttura nel terreno.

Che cos’è la vespa orientalis: il nido

Secondo quanto riportato da Wikipedia, alcuni ricercatori hanno scoperto che questa tipologia di vespa è molto attiva anche durante le ore del giorno, soprattutto nel pomeriggio. Tale aspetto rappresenta una sorta di anomalia. Infatti, la maggior parte delle vespe preferisce lavorare con il fresco del mattino o prima di sera, nei momenti poco caldi della giornata. Questo dipenderebbe dalla presenza di un pigmento chiamato xantopterina che si trova all’interno delle bande gialle dell’addome dell’insetto. Tale proprietà consente alla vespa di assorbire l’energia solare.

Cosa fare in caso di puntura da Vespa Orientalis

La rossiccia vespa orientale spesso, in autunno, compie degli attacchi nei confronti degli alveari delle api siciliane (Apis mellifera sicula). Queste ultime non possono reagire pungendo il nemico, in quanto il loro tegumento ha una cuticola tanto dura da risultare inviolabile ai pungiglioni. Così gli insetti appallottolano l’ape avversaria soffocandola. La scienza ha dimostrato che l’ape orientale può sopravvivere a una temperatura massima di 50,6 ± 0,6 °C.