Zerocalcare dal fumetto all’osteria, apre “Sauli” alla Garbatella: coinvolte le donne vittime di violenza di Lucha y Siesta

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Zerocalcare, al secolo Michele Rech, il fumettista romano autore di opere di successo come “La profezia dell’armadillo” o “Kobane calling”, quindi sceneggiatore e regista delle serie animate Netflix “Strappare lungo i bordi” e “Questo mondo non mi renderà cattivo”, si dà alla ristorazione.

Sarà infatti tra i soci dell’Osteria Sauli, ristorante in via d’apertura a settembre nel quartiere romano della Garbatella, come annunciato dalla rivista di settore Gambero Rosso. Sui tavoli, non tantissimi visti i 50 posti a disposizione, arriveranno piatti della cucina tipica romana con incursioni abruzzesi e pugliesi, curati dallo chef di origini abruzzesi Antonello Magliari, già cotitolare de La Barrique a Monti e del Grappolo d’Oro a piazza della Cancelleria.

L’osteria “Sauli” di Zerocalcare

Tra le particolarità di cui dà conto Gambero Rosso c’è poi la scelta di servire vino sfuso, ma anche la possibilità di fare aperitivo alla romana, con spritz e gassosa. Inizialmente l’Osteria Sauli aprirà solo a cena, e nel weekend a pranzo.

Con Michele, Stefania e Cecco avevamo in mente di aprire una cosa assieme, ma senza fretta e così abbiamo aspettato che arrivasse il momento giusto”, ha raccontato Magliari, uno degli osti più conosciuti della Capitale. “Volevamo fare qualcosa assieme e l’idea di Michele, che noi abbiamo subito accolto e condiviso immediatamente, era sì aprire una vera osteria romana in uno dei quartieri più autentici di Roma ma anche creare le condizioni per essere utili dal punto di vista sociale”, le parole di Magliari.

La collaborazione con la Casa delle donne Lucha y Siesta

Un progetto, quello dell’Osteria Sauli, che avrà infatti anche una valenza sociale. L’idea di Zerocalcare e degli altri tre soci, l’oste Antonello Magliari, i cuochi Antonello Abruzzese e la moglie Stefania Pinto, è stata infatti quella di dare un risvolto sociale all’impresa: in questa ottica va letto la collaborazione con la Casa delle donne Lucha y Siesta, il centro per la tutela delle donne finita più volte sotto ai riflettori, dai tentativi di sgombero alla scelta della Regione Lazio, allora guidata da Nicola Zingaretti, di acquistare l’immobile occupato dalle attiviste per salvaguardare l’esperienza di autogestione che tanto ha fatto per le donne del quartiere e non solo.

Osteria Sauli si occuperò di dare un lavoro e la formazione alle donne aiutate da Lucha y Siesta, che fornisce accoglienza e supporto, sia legale che psicologico, alle vittime di violenza.