Paola e Chiara, le sorelle dal litigio al ritorno a Sanremo: “Abbiamo fatto pace grazie a nonna, il successo fa paura”

RMAG news

Paola & Chiara sono tornate insieme soltanto grazie alla nonna. “Ha insistito per riunirci per un pranzo di Natale. Pochi minuti ed è ripartito tutto”, ha raccontato in un’intervista a Repubblica Paola Iezzi, la prima delle due sorelle, il duo più noto della dance da radio italiana, ritornato sulla cresta dell’onda dopo aver ricucito uno strappo che le aveva allontanate per dieci anni. Hanno appena pubblicato il singolo Il linguaggio del corpo con BigMama.

Paola e Chiara Iezzi, sorelle, già coriste degli 883, ingaggiate da Claudio Cecchetto, si sono formate nel 1996. Hanno vinto il Festival di Sanremo nel 1997 nella categoria Nuove Proposte con il brano Amici come prima. Si sono riunite soltanto a dieci anni dalla separazione, nel 2013, in occasione del Festival del 2023. Si erano sciolte poco dopo l’uscita dell’ottavo album, Giungla, per dedicarsi a progetti personali.

Paola Iezzi ha fatto la dj, l’artista indie, è diventata giudice di X Factor, il talent di Sky Original prodotto da Fremantle. La sua preparazione ha stupito più di qualcuno. “È il pregiudizio di cui siamo vittime un po’ tutti. Ma è un aspetto che persiste nella mia vita”. Pregiudizio verso la musica pop, la dance nazionalpopolare e da classifica, radiofonica e giudicata come frivola. Paola & Chiara invece hanno fatto da apripista a molte proposte che oggi mietono grandissimi numeri e consensi, come Elodie o Annalisa, senza vergognarsi di niente.

Il duo ha pubblicato un libro, un’autobiografia intitolata Sisters, in cui raccontano la loro storia artistica e personale. Dell’esplosione del successo, delle etichette, della crisi e della rottura che le ha allontanate per anni fino alla riconciliazione. “Eravamo una cosa sola, ma artisticamente: dentro quell’involucro c’erano due persone diverse. Il lavoro in qualche modo ci ha impedito di crescere, eravamo sempre impegnate, quando il distacco è stato inevitabile sono arrivati i problemi ma era la fioritura di due individui che dovevano crescere. È stato dolorosissimo ma ci sono parti di te che devi lasciar andare. Ci sono voluti anni per seppellire i sensi di colpa, la rabbia, ma l’unica via per crescere era il distacco”.

Anche un’occasione per ricordare la loro formazione, questa autobiografia: non tramite concorsi canori o talent, ma nei contesti delle band, della musica dal vivo. La musica come divertimento, un ritmo, un momento per far battere il cuore della gente oltre le difficoltà di ogni giorno. “Il successo, soprattutto se arriva quando sei giovane, è un po’ una dopamina: pensi che ti spetti di diritto”, ha detto nella stessa intervista. “Quando arriva il giudizio può creare un effetto drammatico. Molti cercano di isolarsi, sono momenti difficili da gestire. Ho paura del successo, lo prendo con le pinze perché amo la sobrietà, anche quando ricevo complimenti”.

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