Israele, 7 ottobre tra raid in Libano e bombe di Hamas su Tel Aviv: dopo 365 giorni nessuna soluzione contro le stragi

RMAG news

È il giorno del ricordo in Israele, dove da questa mattina sono in corso le commemorazioni del 7 ottobre, a un anno dall’attacco di Hamas che ha ucciso 1200 persone tra i kibbutzim a ridosso della Striscia di Gaza e il festival Supernova, portando poi al sequestro di circa 250 persone.

Proprio nella località in cui si svolse il Supernova si è radunata una folla di persone che ha celebrato l’anniversario con un minuto di silenzio alle ore 6.29 (in Italia le 5.29), l’ora esatta in cui i miliziani del gruppo hanno colpito luoghi e persone.

Un conflitto che in un anno, secondo il ministero della Salute di Gaza, ha provocato la morte di almeno 41.909 palestinesi e il ferimento di 97.303. Ma soprattutto a 365 giorni da quel tragico giorno, non c’è all’orizzonte una soluzione per fermare le stragi.

Gli attacchi tra Israele ed Hezbollah

Una giornata non diversa dalle altre 365, ovvero con attacchi da una parte all’altra, oltre al Libano diventato nuove fronte caldo del conflitto.

Missili israeliani sono piovuti già nel corso della notte nella periferia sud di Beirut, la capitale del Libano e roccaforte delle milizie sciite di Hezbollah. “Aerei da guerra nemici hanno effettuato due attacchi sulla periferia sud, il primo contro il distretto di Sainte-Thérèse e il secondo contro il distretto di Bourj al-Barajneh”, ha affermato l’agenzia libanese Ani, aggiungendo che erano stati lanciati altri due attacchi, di cui uno, definito “violento”, contro la città di Hadeth.

La risposta non si è fatta attendere, con Hezbollah che ha lanciato razzi contro Haifa, nel nord di Israele, colpendo secondo quanto riferisce l’IDF il centro abitato della città: media israeliani hanno riferito che 10 persone sono rimaste ferite nel nord-ovest mentre sono stati segnalati feriti lievi nel nord-est.

Hamas colpisce Tel Aviv

Non solo i reciprochi attacchi tra Israele ed Hezbollah. Anche Hamas nell’anniversario del 7 ottobre è tornata ad attaccare lo stato ebraico: il gruppo che controlla la Striscia di Gaza ha lanciato almeno due razzi M90 verso Tel Aviv, intercettati dalle forze militari israeliane.

L’attacco ha comunque provocato il ferimento di due donne, colpite dalle schegge.

Morto un ostaggio israeliano

E proprio nell’anniversario della strage la conta degli ostaggi israeliani morti si allunga: il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che il corpo senza vita dell’ostaggio Idan Shtivi, 28 anni, è trattenuto a Gaza.

Il giovane era stato preso in ostaggio dai miliziani di Hamas durante il festival Supernova: Shtivi era lì come volontario per fotografare l’evento. Come racconta il Times of Israel, Shtivi era partito in auto con due amici ma era stato bloccato dai miliziani che si dirigevano verso nord. Aveva quindi girato la macchina iniziando a guidare verso sud, ma era uscito di strada perdendo il controllo del veicolo e colpendo un albero. Quello era il luogo dove è stato visto l’ultima volta: la macchina è stata poi ritrovata piena di fori di proiettile e sangue, i corpi dei suoi amici erano stati ritrovati privi di vita, mentre Shtivi era stato inserito nell’elenco degli ostaggi.

Secondo il Times of Israel, si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 morti confermati dall’Idf.

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