Abbé Pierre accusato di violenze sessuali: le testimonianze di 7 donne a 14 anni dalla morte, Francia sconvolta

RMAG news

A 17 anni dalla morte il nome dell’Abbé Pierre, una figura spirituale e sociale molto amata e seguita in Francia per il suo impegno nel sociale, è comparso in un rapporto indipendente che adombra aggressioni sessuali ai danni di verse donne. L’Abbé Pierre è morto a 94 anni, nel 2007, a causa di un’infezione polmonare. La sua immagine era rimasta immacolata ed esemplare agli occhi dei cittadini francesi per aver speso tutta la sua vita e la sua attività a sostegno di poveri ed emarginati. La Conferenza Episcopale Francese, CEF, in una nota diffusa anche sul social X ha dichiarato di aver appreso “con dolore” delle testimonianze delle vittime.

Chi era l’Abbé Pierre

Henri-Antoine Grouès, questo il suo vero nome, era un presbitero cattolico francese, partigiano e uomo politico, deputato dell’Assemblea Nazionale, e nel 1949 fondatore dei Compagnons d’Emmaüs, un’organizzazione per i poveri e i rifugiati. Era nato a Lione il 5 agosto 1912 da una famiglia numerosa e benestante. Era entrato tra i Frati Cappuccini per essere ordinato sacerdote nel 1938. “Amici miei, aiuto!”, il suo celebre appello per il soccorso ai senzatetto lanciato nel febbraio 1954 dai microfoni di Radio Luxembourg. Quella chiamata scatenò quella che venne definita “insurrezione della bontà”. Per 16 volte era stato designato dai francesi “personalità preferita dell’anno”.

Aveva lui stesso ammesso in un’intervista nel 2005 di aver violato il voto di castità. “Mi è capitato di cedere al desiderio sessuale in modo passeggero. Ma non ho avuto mai un legame regolare, perché non ho lasciato che il desiderio sessuale prendesse radici. Questo mi avrebbe portato a vivere una relazione duratura con una donna: ciò era contrario alla mia scelta di vita. Ho conosciuto l’esperienza del desiderio sessuale e del suo rarissimo soddisfacimento che è stato sorgente di insoddisfazione. Per essere pienamente soddisfatto, il desiderio sessuale ha bisogno di esprimersi in una relazione amorosa, tenera, fiduciosa”.

Il rapporto sull’Abbé Pierre

Il rapporto è stato curato da Emmaüs International, Emmaüs France e la stessa Fondation Abbé Pierre. Hanno spiegato in un comunicato congiunto che l’indagine interna sarebbe partita un anno fa da una prima testimonianza di molestie. Agli approfondimenti del gabinetto di esperti anti-violenze e molestie Egaé, una società impegnata contro la violenza sessista e sessuale, sarebbero emersi altri casi simili. Secondo il documento l’Abbé Pierre avrebbe aggredito sessualmente diverse donne. Sette le testimonianze raccolte al momento, altre cinque donne non sono state ancora ascoltate. Le violenze si sarebbero consumate tra il 1970 e il 2005, secondo diverse testimonianze. Una delle vittime che ha testimoniato era minorenne all’epoca dei fatti contestati.

“Rendiamo omaggio al coraggio delle persone che hanno testimoniato e permesso, attraverso la loro parola, di mettere in luce queste realtà”, hanno fatto sapere le tre associazioni nella nota congiunta rilanciata dal giornale La Croix. “Crediamo loro, sappiamo che questi atti intollerabili hanno lasciato tracce e siamo al loro fianco”, e hanno aggiunto che “queste rivelazioni stravolgono le nostre strutture” e questi “comportamenti cambiano profondamente il nostro sguardo su un uomo noto anzitutto per la sua lotta alla povertà, alla miseria, all’emarginazione”.

Le accuse all’Abbé Pierre

Le organizzazioni hanno annunciato anche l’apertura di un organismo “per la raccolta di testimonianze e di accompagnamento psicologico, strettamente confidenziale, rivolto alle persone vittime o testimoni di comportamenti inaccettabili da parte dell’Abbé Pierre”. La CEF ha ribadito di voler “garantire alle vittime la loro profonda compassione e la vergogna che tali fatti possano essere stati perpetrati da un prete”. Le accuse potrebbero essere classificate dai tribunali come aggressioni sessuali e altre come commenti sessisti e avances sessuali. La prima donna che ha testimoniato era figlia di amici del sacerdote, ha raccontato che il presbitero le chiese perdono in presenza del padre quattro anni prima di morire.

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