Alga tossica a Torre Melissa, è allarme tra gli operatori turistici

Alga tossica a Torre Melissa, è allarme tra gli operatori turistici

Il Quotidiano del Sud
Alga tossica a Torre Melissa, è allarme tra gli operatori turistici

Dopo l’allarme ambientale a causa dell’alga tossica scoperta a Torre Melissa scatta l’allarme economico per il divieto di balneazione

A Torre Melissa la cura potrebbe rivelarsi peggiore del male. Il riferimento è all’ordinanza di divieto di balneazione che si è resa necessaria in seguito ai risultati di un campionamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL) che ha riscontrato una concentrazione alta di un’alga potenzialmente tossica, si tratta dell’Ostreopsis ovata, una specie tipica dei climi caldi e tropicali, che però si è adattata anche ai mari europei.

Ma se la decisione del commissario prefettizio Francesco D’Alessio appare obbligata, stando anche ad una nota dell’Asp del 03-07-2024 prot. n. 33919. Rimane il fatto che la situazione attuale sta causando non pochi problemi al comparto turistico. Se le cose dovessero rimanere così il danno economico, per una comunità che vede nel turismo una delle entrate principali, potrebbe essere gravissimo. Proprio per questo gli ex consiglieri di minoranza, Cataldo Maltese ed Edoardo Rosati stanno valutando di richiedere un incontro con il commissario per sapere quale è la situazione e quali sono le azioni in atto per cercare una soluzione che garantisca i cittadini e che, se possibile, non danneggi gli operatori turistici.

Al momento stanno continuando i monitoraggi da parte dell’Arpacal. L’ultimo risale alla scorsa settimana e un altro sarà fatto nelle prossime ore, proprio per tenere costantemente la situazione sotto controllo. Inoltre il commissario D’Alessio attraverso le pagine social dell’amministrazione ha invitato la cittadinanza a «prestare massima attenzione. Nella speranza che a brevissimo i nuovi campionamenti diano un esito tale da revocare immediatamente l’Ordinanza e ripristinare la normalità nel tratto di mare interessato».

Con una parte consistente del litorale precluso alla balneazione si potrebbe verificare un’ulteriore complicazione a causa del fatto che nella zona nord, dove verosimilmente si riverseranno sia residenti che turisti, c’è un grave problema di parcheggi e viabilità. La pista ciclabile, lato mare, che per diversi anni è stata utilizzata anche dalle auto è stata chiusa al transito. Ma se questo può essere considerato positivamente, è necessario ricordare che negli anni l’inciviltà diffusa aveva portato nella zona il fenomeno del parcheggio selvaggio con evidenti difficoltà di transito e di sicurezza, nella strada utilizzabile, che si trova sopra le strutture alberghiere della zona, non ci sono parcheggi.

Se non quelli delle strutture appunto che sono evidentemente privati. Stando così le cose sembra che si sia creata una zona che di fatto è una spiaggia semi privata per le strutture di accoglienza. Inoltre l’ultimo tratto che darebbe accesso alla spiaggia dei cani è precluso, così come risulta irraggiungibile l’unico parcheggio pubblico.

Uno spiazzo sterrato che però negli anni aveva dato sfogo alla folla di bagnanti che arrivavano in auto. Va detto che è stata pubblicata venerdì scorso una delibera di giunta, la n 63 Del 17-05-2024, approvata dalla giunta dell’ormai ex sindaco Raffaele Falbo, con la quale si stabilisce «l’acquisizione della disponibilità di un terreno privato in zona lungomare nord (pista ciclabile) da adibire a strada pubblica nel periodo estivo 2024» si tratterebbe di una strada che darebbe l’accesso al parcheggio. Insomma l’estate a Torre Melissa non comincia sotto i migliori auspici. Ovviamente si spera che le diverse problematiche trovino soluzione, altrimenti la cittadina potrebbe allontanarsi inesorabilmente dagli standard che gli sono valsi ben 13 bandiere blu.

Il Quotidiano del Sud.
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