Decreto Agricoltura, il Quirinale boccia Lollobrigida: tre incongruenze nel testo, Mattarella non firmerà la legge

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Francesco Lollobrigida crea una nuova grana per il governo Meloni, soprattutto nei rapporti già complicati col Quirinale, che da tempo ormai non manca occasione per mandare “messaggi” alla premier, in particolare sulla riforma del premierato.

Questa volta però il problema deriva proprio dall’area di competenza del “cognato d’Italia”. Il capo dello Stato Sergio Mattarella, secondo quanto scrive Simone Canettieri del Foglio, ha bocciato il decreto Agricoltura del ministro Lollobrigida.

Il decreto Agricoltura a rischio bocciatura da Mattarella

In particolare gli uffici legislativi del Colle hanno rilevato tre incongruenze nel testo: la prima, scrive Il Foglio, “riguarda l’accorpamento della società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Sin) nell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea)”, perché secondo il Quirinale non ci sono i requisiti per la decretazione d’urgenza.

Quindi nel mirino vi sarebbero anche alcuni passaggi sui pannelli solari e sullo spostamento di un corpo dei carabinieri dal ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura. Due le opzioni a questo punto: un passo indietro del ministro Lollobrigida per apportare le modifiche richieste dal Colle, o la mancata firma sulla legge licenziata lunedì 6 maggio dal Consiglio dei ministri.

La “gaffe” di Lollobrigida sulla siccità

Il decreto Agricoltura a rischio bocciatura non è l’unica polemica in cui è coinvolto Lollobrigida. Altro caos è stato provocato dal suo intervento al Question Time al Senato di giovedì, in risposta al senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio.

Nel suo intervento il ministro rivolgendosi al senatore ha detto: “Per fortuna quest’anno la situazione legata alla siccità colpisce molto di più alcune regioni del Sud, in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene, ma che producono un valore del vino eccezionalmente rilevante”.

Parole che hanno provocato gli attacchi del Partito Democratico. Per il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, le parole del ministro mostrano “non solo l’evidente inadeguatezza del governo a individuare soluzioni concrete ma pure la beffa della compiacenza del governo perché non piove nel Mezzogiorno“. “Non servono ulteriori riprove, Lollobrigida deve fare una cosa e una soltanto: dimettersi con effetto immediato – conclude Barbagallo – E provare vergogna per quanto affermato nel silenzio, tanto imbarazzato quanto complice, di tutti i rappresentanti del suo partito e dell’intero centrodestra”.

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