Ente Parchi marini regionali e Capitanerie di porto: il progetto a tutela degli habitat sensibili

Ente Parchi marini regionali e Capitanerie di porto: il progetto a tutela degli habitat sensibili

Il Quotidiano del Sud
Ente Parchi marini regionali e Capitanerie di porto: il progetto a tutela degli habitat sensibili

“Campi ormeggio per la tutela degli habitat marini”: l’Ente per i Parchi marini regionali intraprende il progetto in sinergia con le Capitanerie di porto calabresi

L’Ente per i Parchi Marini regionali (EPMR), guidato dal commissario straordinario Raffaele Greco, sta andando avanti nel suo impegno di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico marino. Si procede, infatti, con il progetto “Campi ormeggio per la tutela di habitat sensibili nelle aree protette, in gestione all’EPMR)”, intrapreso in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con l’Ispra e finanziato con fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Ieri mattina (18 maggio 2024) il progetto è stato illustrato dal commissario Greco e dai tecnici dell’Ente ai rappresentanti delle diverse Capitanerie di porto calabresi. A spiegare le finalità dell’iniziativa è stato il commissario: «L’obiettivo del progetto è quello di realizzare 20 campi boe nelle aree dei Parchi marini per tutelare le ricchezze naturali che gli stessi presentano. In particolare, è a rischio la posidonia sia per variazioni ambientali che per danni meccanici diretti (quali strascico illegale e altre tecniche di pesca)».

In base al progetto, i campi ormeggio saranno distribuiti nelle seguenti aree: 2 lungo la Costa dei Gelsomini (Brancaleone e Galati); 7 presso i fondali di Capocozzo (Pizzo Calabro, Sant’Irene-Scoglio della Galera, Paradiso del Sub, Punta della Tonnara, Scogli di Riace, Capo Vaticano-Grotticelle, Capo Vaticano-Santa Maria); 5 nella Riviera dei Cedri (Isola di Dino Sud, Isola di Dino Nord, Isola Cirella Sud, Isola Cirella Nord, Scogli della Regina); 1 presso gli Scogli di Isca (Scogli di Isca); 2 lungo la Baia di Soverato (Soverato Nord e Soverato Sud); 2 presso i fondali di Stalettì (Copanello e Stalettì); 1 lungo i fondali di Crosia-Pietrapaola-Cariati (Marina di Calopezzati).

Un progetto ambizioso, dunque, che garantirà un’adeguata tutela alle meraviglie che i mari calabresi vantano. «Saremo accanto all’Ente per i Parchi Marini regionali sostenendo tutte le iniziative a tutela dell’ambiente» ha asserito l’ammiraglio Giuseppe Sciarrone, al quale hanno fatto eco i militari rappresentanti delle diverse Capitanerie di Porto calabresi presenti: «Lavoreremo in maniera sinergica, secondo le nostre competenze».

L’incontro è stato presenziato anche dal dirigente del Dipartimento Ambiente regionale, Salvatore Siviglia, il quale ha affermato: «Abbiamo tracciato una strategia univoca di valorizzazione delle risorse naturali calabresi, grazie anche alla collaborazione con le Capitanerie di Porto e con tutte le Forze dell’Ordine. C’è stato un cambio di passo che, oltre all’azione sanzionatoria, ha consentito di avviare un percorso di sensibilizzazione e di promozione delle bellezze calabresi, sì da predisporre una ricca programmazione. Il progetto illustrato dall’EPMR rientra tra questi. Notevoli gli sforzi della Regione per captare risorse. Oltre al Pnrr, infatti, la Regione ha messo a disposizione 50 milioni di euro derivanti dai Por».

Il Quotidiano del Sud.
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