Gaza: Hamas boccia le condizioni di Israele ma Biden si sbilancia: “Tregua mai così vicina”

RMAG news

Si sbilancia Joe Biden: il Presidente degli Stati Uniti, a margine di una cerimonia nello Studio Ovale ha annunciato che “non ci siamo” ancora ma “non siamo mai stati così vicini” a un accordo sulla Striscia di Gaza. Per un cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi israeliani prelevati da Hamas negli attacchi dello scorso 7 ottobre nel sud di Israele. L’annuncio dopo che il nuovo round di negoziati a Doha promossi da USA, Egitto e Qatar si era chiuso con una “proposta ponte”. I mediatori si erano mostrati ottimisti, in una nota finale congiunta avevano definito i colloqui “seri, costruttivi e condotti in un’atmosfera positiva” con la promessa di “un nuovo incontro al Cairo prima della fine della prossima settimana”. Più pessimisti gli analisti che avevano bollato l’appuntamento come un “nulla di fatto”.

Le trattative sono ripartite ieri in Qatar e si sono concluse oggi. Ha partecipato una delegazione di Israele mentre in Cisgiordania decine di coloni hanno aggredito il villaggio di Jit, provocando la morte di un 24enne, e mentre Hamas faceva sapere che sono ormai oltre 40mila le vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’operazione militare dell’esercito israeliano. I mediatori hanno parlato alla fine dei colloqui di “una proposta che riduce i divari tra le parti ed è coerente con i principi stabiliti dal Presidente Biden il 31 maggio 2024″, vale a dire la road map di pace in tre fasi ideata dalla Casa Bianca, e sostenuta anche dalla “Risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza”.

Secondo i mediatori la proposta colma alcune lacune rimanenti. “Non c’è più tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo” si legge ancora nel comunicato congiunto di Usa, Egitto e Qatar. “Il percorso è ora tracciato per quel risultato, salvando vite, portando sollievo alla popolazione di Gaza e allentando le tensioni regionali” aggiunge la nota. In un comunicato congiunto con Egitto e Qatar, la Casa Bianca riferisce che i colloqui a Doha su Gaza sono stati “seri e costruttivi” e che sono stati condotti “in una atmosfera positiva”.

Le trattative erano appena ripartite quando lo scenario è andato incontro a una destabilizzazione che poteva risultare fatale con l’eliminazione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, a Teheran, capitale dell’Iran. Un durissimo attacco all’organizzazione terroristica e un affronto letale alla Repubblica Islamica. Appelli si ripetono anche oggi, da parte del Qatar, all’Iran a non attaccare Israele in risposta a quella clamorosa operazione. Teheran aveva assicurato una risposta militare all’operazione Haniyeh.

Due leader del movimento islamico palestinese hanno intanto dichiarato all’AFP che Hamas respinge le “nuove condizioni israeliane. Non accetteremo altro che un cessate il fuoco completo, un ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia, il ritorno degli sfollati e un accordo per lo scambio”. Hamas, come aveva anticipato, non ha partecipato ai colloqui. Ha parlato di “un’atmosfera falsamente positiva” a Gaza dopo il vertice a Doha. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu invece ha rilasciato una nota: “I principi fondamentali di Israele sono ben noti ai mediatori e agli Stati Uniti, e Israele spera che la loro pressione conduca Hamas ad accettare i principi del 27 maggio, in modo che i dettagli dell’accordo possano essere implementati”.

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