Guerra in Ucraina, Zelensky in pressing per usare armi Usa in territorio russo

RMAG news

Cronaca di guerra dal fronte ucraino. Dopo i massicci attacchi dell’esercito russo, la situazione nella regione di Kharkiv è sempre più difficile, al punto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di ritirare le truppe da alcune zone e di annullare la visita a Madrid prevista per venerdì.

Il capo del Cremlino Vladimir Putin invece, come previsto, sarà a Pechino, dove incontrerà l’omologo cinese Xi Jinping e avverte: “Aperto ai negoziati, ma tengano conto dei nostri interessi”.

Intanto, dopo la visita a sorpresa a Kiev del segretario di Stato americano Blinken, gli Usa lanciano l’allarme: “Preoccupati per la situazione” e il presidente Biden lavora per inviare missili Patriot in Ucraina.

Da Kiev, il capo della diplomazia statunitense ha annunciato nuovi finanziamenti di due miliardi di dollari per usi militari all’Ucraina. Ma da Mosca arriva l’avvertimento: “Nessun armamento occidentale salverà Kiev”.

Sul terreno, gruppi di fanteria russa sono entrati a Vovchansk, nella regione di Kharkiv, dove gli invasori stanno cercando di prendere piede nella parte nord ma i combattimenti continuano. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Dmytro Lazutkin citato da Rbc-Ucraina. “Il nemico sta cercando di prendere piede nella parte settentrionale della città, provando a entrare con piccoli gruppi di fanteria”, ha dichiarato.

“In effetti, unità combattenti efficaci si trovano ora vicino a Vovchansk e stanno mantenendo questa direzione. Ma sì, alcuni gruppi di fanteria (russa) sono effettivamente entrati in città”, ha aggiunto Lazutkin «La situazione è al limite e non abbiamo più riserve», gli fa eco il capo della Direzione principale dell’intelligence di Kiev, Kyrylo Budanov, «Abbiamo usato tutto quello che abbiamo».

Con l’arrivo di circa 30mila soldati russi, le forze ucraine hanno dovuto lasciare alcune zone di Kharkiv. Sono quasi 8mila i civili evacuati nella regione a seguito dell’offensiva russa nel nord dell’oblast. Lo ha riferito il governatore della regione, Oleh Syniehubov, citato dal Kyiv Independent. “La situazione sul campo di battaglia in questo momento in Ucraina è difficile”. Lo ha affermato in un briefing il portavoce del Pentagono, Pat Ryder.

Gli ucraini – ha aggiunto – “continuano ad adottare misure per difendere il proprio territorio e faremo tutto il possibile per fornire loro le munizioni e i rifornimenti critici di cui hanno bisogno”. Allo stesso tempo però – ha sottolineato ancora – “è inutile dire che questa pausa nell’assistenza alla sicurezza non sia stata utile”. A dire di Ryder, infatti, lo stallo al Congresso sui nuovi aiuti ha permesso a Mosca di “sfruttato la situazione sul campo di battaglia” e “cercare di fare progressi”.

L’Ucraina sta operando un nuovo pressing sugli Usa per convincere l’amministrazione Biden a revocare il divieto di utilizzare armi di fabbricazione americana per colpire in territorio russo: lo scrive Politico, sostenendo che un gruppo di deputati della Verkhovna Rada in questi giorni è a Washington.

“Il problema principale, in questo momento, è la politica della Casa Bianca di limitare la nostra capacità” di colpire obiettivi militari all’interno della Russia, ha detto David Arakhamia, presidente del partito al governo Servo del Popolo a Washington l’altro ieri.

Secondo la pubblicazione, gli ucraini stanno cercando di ottenere il sostegno del Congresso degli Stati Uniti per fare pressione sulla Casa Bianca. Ma l’amministrazione del presidente Joe Biden non intende ancora cambiare la sua posizione. “Forniamo assistenza per la difesa, non per operazioni offensive sul territorio della Federazione Russa”, ha detto un anonimo funzionario statunitense.

Parlando ai vertici delle Forze armate, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un aumento della spesa per la Difesa e ha ammonito i generali: “Più lavorate efficacemente al fronte, più chance ci saranno di risolvere pacificamente il conflitto”. Avanzare sul campo per trattare da una posizione di forza. È la strategia dello “zar”. Che implica il proseguo della guerra. E lo sfondamento delle difese ucraine a Kharkiv.

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