Ilaria Salis eletta alle Europee: una “valanga” per l’immunità da eurodeputata, quanti voti ha preso

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Ad annunciarlo già nella notte il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: Ilaria Salis sarà parlamentare europea. L’attivista e insegnante lombarda, arrestata e detenuta in Ungheria dove rischia oltre venti anni di carcere per l’accusa di aver aggredito e pestato dei militanti di estrema destra nella Giornata dell’Onore a Budapest, avrebbe raccolto circa 165mila preferenza. Sarà eurodeputata al Parlamento Europeo per l’Alleanza Verdi Sinistra. Una candidatura forte, decisamente ideologica, nella circoscrizione Nord Ovest, che le permetterà di accedere all’immunità parlamentare.

Salis, 40 anni tra pochi giorni, è detenuta in misura preventiva da 15 mesi in Ungheria. È stata arrestata l’11 febbraio 2023 con l’accusa di lesioni aggravate e associazione a delinquere di matrice politica per alcune aggressioni ad alcuni militanti di estrema destra durante il raduno neonazista. Si è sempre dichiarata innocente, ha rifiutato il patteggiamento a 11 anni di reclusione, ha denunciato condizioni di detenzione degradanti. Al momento non è stata riconosciuta tra gli autori del pestaggio. Le sono stati concessi gli arresti domiciliari.

“Al netto dei risultati che dovranno essere confermati, si può dire con discreta certezza che Ilaria Salis sarà un’europarlamentare e penso sarà eletta con una valanga di voti”, ha detto il segretario Fratoianni nella notte dopo le prime proiezioni. “Sappiamo che Ilaria ci sta guardando. Da qui mandiamo un grande abbraccio a Ilaria, la battaglia per la democrazia comincia oggi ma sarà ancora più forte”, ha aggiunto Angelo Bonelli, dei Verdi. La conferma è arrivata nella mattinata di lunedì. La candidatura ha ottenuto oltre 165mila preferenze tra Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta e Piemonte.

Grazie all’immunità parlamentare Salis dovrebbe essere scarcerata, il processo a suo carico sarebbe sospeso in base al Protocollo 7 sui Privilegi e le immunità dell’Unione Europea. L’articolo 9 detta che i membri del Parlamento europeo “beneficiano sul territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato” e “non possono, sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”.

La norma, secondo la difesa dell’attivista, sarebbe retroattiva e valida anche per fatti eventualmente avvenuti precedentemente all’elezione, salvo casi di arresto in flagranza di reato o sentenza definitiva. “Nessuna restrizione di ordine amministrativo o di altro genere è apportata alla libertà di movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riunione del Parlamento europeo o ne ritornano”, detta l’articolo 7. Salis godrebbe dell’immunità parlamentare dopo la proclamazione ufficiale dell’elezione.

Grande risultato per l’Alleanza Verdi Sinistra, che ha conquistato un 6,6%, ben oltre le aspettative. Battuta d’arresto intanto in Ungheria per Fidesz, il partito del presidente Viktor Orban. Con il 70% di voti scrutinati, il partito resta primo nel Paese con il 43,8% dei voti ma in calo dell’8% rispetto alle precedenti elezioni. Grande successo invece per Tisza,il partito guidato dall’ex di Fidesz, Péter Magyar, al 31,1%, fondato poco tempo prima delle elezioni europee.