Mario Napoli, dall’Australia a Briatico dopo 72 anni per “rivedere il suo mare”

Mario Napoli, dall’Australia a Briatico dopo 72 anni per “rivedere il suo mare”

Il Quotidiano del Sud
Mario Napoli, dall’Australia a Briatico dopo 72 anni per “rivedere il suo mare”

Mario Napoli, a 90 anni 15.850 chilometri dall’Australia a Briatico per rivedere il “suo” mare dopo un’assenza di 72 anni

VIBO VALENTIA –  Mario Napoli, classe 1934, figlio Carmine Napoli, capobarca a capo di una antica ciurma della marineria locale, è ritornato, dopo 72 anni, per un intero mese nella sua Briatico. Era partito dal paese nel lontano 1952, si era imbarcato al porto di Messina con la nave “Surriento” della compagnia di navigazione Lauro, ben 46 giorni di mare prima di arrivare sulle coste australiane. 

All’epoca aveva solo 18 anni e aveva scelto, come tanti altri, di emigrare con la speranza di un riscatto sociale e un futuro migliore, un lavoro nuovo, una vita nuova. A Briatico, già da ragazzino, aveva lavorato a mare con il padre, Carmine, e con i fratelli Carmelo e Cosimo. Ma, per come ci racconta oggi, “il mare per lui era una condanna”, per lui a Briatico non c’era un avvenire, il lavoro era faticoso, le barche erano a remi e si doveva arrivare fino alla costa lametina, di notte, con il freddo pungente e con il mare che spesso si ingrossava all’improvviso; un mare che, molte volte, nemmeno ripagava dalla fatica e non dava nulla in cambio.  “Ai miei fratelli Cosimo e Carmelo, invece, il mare piaceva tanto – racconta – Erano davvero appassionati, loro ci dormivano sul mare. In quegli anni avevamo tre barche, due lampare, le grandi reti…”. 

DA BRIATICO IN AUSTRALIA PER UNA NUOVA VITA

In Australia, Mario trova subito lavoro, nel nord del Paese a raccogliere la canna da zucchero, “per fare i soldi, c’era tanto lavoro e ben retribuito”, poi arriva il tempo della vera realizzazione, del sogno che si concretizza: diventare imprenditore. Tanta buona volontà ad apprendere l’inglese, la nuova lingua, l’integrazione sociale, le amicizie nuove e la nuova vita. Si trasferisce a Brisbane, nella capitale del Queensland, una grande città situata sulle sponde del fiume Brisbane. Riesce a comprare casa, poi si sposa con una ragazza australiana, figlia di emigrati siciliani, ha due figli, una femmina e un maschio. Pian piano, inizia a lavorare nel campo delle costruzioni, poi diventato bravo ed esperto nel suo lavoro, si distacca dal gruppo e fonda la “M.M. Construction” una società di costruzioni tutta sua che lavora nel campo dell’edilizia.

DOPO 72 ANNI TORNA A BRIATICO DALL’AUSTRALIA PER RIVEDERE IL SUO MARE

Mario Napoli oggi compie i 72 anni di emigrazione, la sua lontananza dal paese natio è stata ripagata in questi anni da tanti successi, ha fondato l’Associazione dei Calabresi, il primo club in Brisbane che si occupava anche di sport con una propria squadra e ben 400 membri e soci iscritti, Per ben cinque anni ne è stato il presidente, poi la realizzazione di un sogno nel cassetto, qualche anno fa è riuscito a farsi realizzare una copia della statua della madonna del Carmine di Briatico e a farla arrivare in Australia dove è stata collocata presso la chiesa del monastero santuario di Marian Valley, a Canungra. 

Oggi Mario Napoli è nella sua Briatico, a 15.850 chilometri da casa, ma qui ha ritrovato le strade dell’infanzia, il suo mare un tempo tanto ostile è diventato dolce e ricercato, ha solcato nuovamente i passi dei suoi fratelli e di suo padre alla marina, ha rivisto la sua torre Rocchetta, oggi restaurata, con l’albero di fichi accanto, lui la ricorda quasi integra, com’era alla fine degli anni ’40: “Oggi il paese è cambiato in meglio – ci dice – ma la gente non c’è più, in molti sono scomparsi, in tanti sono emigrati al Nord Italia o all’estero come me. Il mare l’ho trovato pulito, per come mi hanno raccontato i pescatori ci sono tartarughe, foche e delfini a testimoniarlo”.

RICORDI CHE RIAFFIORANO RIPERCORRENDO 90ENNE QUELLE STRADE LASCIATE A 18 ANNI

Tanti ricordi riaffiorano dalla sua mente, ci racconta di “quando c’era la guerra e di quando, con la sua famiglia, si nascondeva nelle grotte della Lamia, o di quando stava al riparo dalle bombe sotto la galleria ferroviaria…”. Oggi Mario Napoli ha novanta anni, ripercorrendo le strade di casa la sua mente lucidissima ricorda tanti particolari inediti di una Briatico che, in parte, non c’è più. Il suo desiderio ora è quello di realizzare, per il suo paese, qualcosa che ricordi la grande fatica delle antiche ciurme di pescatori locali che, come il padre Carmine, uscivano nel buio della notte per vivere, affrontando le infinite incognite del mare.

Il Quotidiano del Sud.
Mario Napoli, dall’Australia a Briatico dopo 72 anni per “rivedere il suo mare”