Morto folgorato Carmine Diamante: il cantante neomelodico vittima di un incidente domestico, la scarica elettrica in casa

RMAG news

Tragedia a Castelvolturno, in provincia di Caserta. Anche un lutto per la musica neomelodica: Carmine Diamante, 35 anni, originario di Ponticelli, quartiere di Napoli Est, è morto a causa di un incidente domestico. Sarebbe rimasto folgorato in casa della madre a Castelvolturno. Niente da fare per i sanitari che hanno soccorso sul posto il 35enne. Vani i tentativi di rianimazione da parte dell’equipe arrivata con un’ambulanza del 118.

Diamante era sposato e aveva due bambini. Sui social era seguito da oltre 16mila persone Su Instagram. Era molto attivo in particolare su Instagram e su TikTok, postava abitualmente scatti e video delle sue serate di esibizione. Da accertare con precisione le cause della tragica morte. Tantissimi i messaggi di cordoglio e di incredulità in queste ore.

“Avevi una vita davanti come artista neomelodico – si legge in uno di questi  – come marito … come essere umano come tutto … i dolori si accumulano nel cuore spezzandolo in miliardi di pezzi … ma noi dobbiamo essere forti x portare il vostro vissuto … non solo nel cuore ma anche nella mente … e farvi conoscere x chi non vi ha conosciuto … sorridi sempre lassu’ e dai forza a chi ti ha amato e voluto bene b viaggio e che gli angeli ti portino all’ altare fra le braccia di dio … un dolore immenso che non puo finire …non si può dimenticare”.

Chi era Carmine Diamante

Diamante aveva pubblicato soltanto un mese fa la sua ultima canzone, E guaglione e tutt e viche. Su Youtube vanta oltre 60mila views la canzone Io voglio te, forse il suo maggiore successo. La scorsa primavera Diamante aveva anche collaborato con Franco Calone, big della musica neomelodica, nel brano Quand t’annamur. Secondo diversi media e osservatori, era una personalità in ascesa all’interno dell’ambito neomelodico.

A Il Riformista, in un’intervista del giugno 2020, con la compagna Paola Conte, con la quale aveva avviato un salone di parrucchiere, avevano raccontato il calvario che stavano affrontando per adottare un bambino. Venti anni prima Conte aveva portato a termine il suo percorso per diventare donna. “Noi abbiamo tanto amore da dare, perché non ci permettono di adottare la piccola Ester? Nessuno ci dà una risposta. Il problema è il mio percorso intrapreso tanto tempo fa? Per la burocrazia sembra che l’amore che ho dato a Ester è un reato, ma noi abbiamo solo aiutato una famiglia in difficoltà”.

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