Scontro tra penalisti e Anm sulla legge Giachetti

RMAG news

Disappunto delle Camere penali per la decisione dell’Associazione nazionale magistrati di non aderire a un documento comune per sollecitare il governo a intervenire sull’emergenza carceri.

“Ci sono questioni fondamentali sulle quali la visione della magistratura intera dovrebbe convergere. I diritti e le garanzie dei detenuti e delle persone private della libertà – rileva l’Unione delle camere penali in una notanon dovrebbero conoscere distinzione alcuna. Di fronte alle condizioni di vera e propria illegalità nella quale sono costretti a vivere ed a morire i detenuti delle nostre carceri, chi si erge a tutore della legalità non dovrebbe avere dubbi nel chiedere alla politica e al governo l’adozione di rimedi urgenti per ricondurre la situazione nei limiti di una condizione di tollerabile sopravvivenza”.

“Siamo tutti convinti che l’intero sistema delle pene e dell’esecuzione penale debba essere oggetto di un complessivo ripensamento – prosegue la nota – e che occorre porre mano ad una riforma strutturale che comprenda l’impiego di ben più vaste risorse, ma alla criticità del presente non può rispondersi solo con queste prospettive di futuri e generici impegni”.

“Abbiamo per questo apprezzato e condiviso molte delle valutazioni contenute nel documento diffuso da Magistratura Democratica e ci ha al contrario sorpreso che Anm, di fronte ad una crisi caratterizzata da un numero mai registrato di suicidi e da tassi di sovraffollamento insopportabili, non abbia invece aderito alla proposta di Ucpi di firmare un documento condiviso che ponesse al centro del dibattito l’indifferibile soluzione di un’emergenza che pone in discussione i presupposti fondamentali stessi di uno stato di diritto”, conclude la nota.

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