Senna non balneabile, le Olimpiadi temono un flop da 1,8 miliardi: perché sono a rischio le gare nel fiume di Parigi

RMAG news

Dopo aver speso la bellezza di 1,8 miliardi di euro, è possibile che l’unico bagno nella Senna, il fiume che è anche icona di Parigi, lo abbiano fatto la sindaca Anne Hidalgo e la fede nuziale di Gianmarco Tamberi, l’altista campione olimpico a Tokyo 2020 che l’ha persa durante la cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici in Francia.

Nella Senna si dovrebbero infatti tenere le gare del nuoto di fondo, il nuoto in acque libere, ma anche quelle del triathlon individuale e staffetta mista. Il problema, emerso sabato 27 luglio dopo la cerimonia di apertura dei Giochi, è che i test sui livelli di inquinamento dell’acqua hanno dato risultati superiori alle soglie considerate sicure per la salute degli atleti, con particolare riferimento alla presenza del batterio Escherichia coli, che può provocare infezioni di vario tipo, in particolare intestinali.

La Senna non balneabile

Il Comitato organizzatore delle Olimpiadi e la città di Parigi avevano puntato moltissimo sull’apertura al nuoto della Senna: il fiume che attraversa Parigi fu dichiarato “biologicamente morto” negli anni Sessanta a causa degli alti livelli di inquinamento e per questo è vietato nuotarci dal 1923. Per rendere il fiume balneabile nel 2020 l’allora ministra per la Transizione ecologica, Barbara Pompili, aveva annunciato un piano da 1,4 miliardi di euro, cifra poi lievitata a quota 1,8 miliardi di euro.

Il progetto è stato portato a termine, almeno sulla carta, ma ancora a giugno erano stati trovati livelli troppo alti di Escherichia coli, scesi sotto il livello limite solamente a inizio luglio. Anche per rassicurare pubblico e atleti la sindaco Hidalgo il 17 luglio si era prestata ad un evento pubblico in cui, dotata di muta e occhialini, si era tuffata nel fiume.

Secondo quanto emerso, il problema che sta impedendo per ora l’uso della Senna è legato alle forti piogge che hanno colpito Parigi nel giorno della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, che avevano fatto aumentare nuovamente i livelli di Escherichia coli a valori di non balneabilità.

Le gare in programma nella Senna

Per questo sia domenica che lunedì sono stati annullati gli allenamenti del triathlon in programma nella Senna: il rischio, anche dal comitato organizzatori sono partiti gli scongiuri e dichiarazioni di rito di ottimismo, è che le gare possano essere posticipate o spostate in un altro luogo.

Il programma ufficiale prevede le prime gare nella Senna il 30 e 31 luglio, le prove di nuoto del triathlon; quindi il 5 agosto sarà il turno del triathlon misto, l’8 e 9 agosto le gare maschili e femminili di nuoto di fondo. Se la Senna non sarà balneabile, la prova di nuoto del triathlon potrebbe essere cancellata, e la gara diventerebbe quindi di duathlon, lasciando solo corsa e ciclismo nel programma.

Le parole di Paltrinieri

Sulla questione è intervenuto anche Gregorio Paltrinieri, il nuotatore italiano che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 vinse la medaglia di bronzo nei 10 chilometri in acque libere. Paltrinieri ha detto all’agenzia LaPresse che gli atleti sono “preoccupati”, ma “solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare, ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro”.

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