Chi è il vice di Kamala Harris, così la scelta Tim Waltz sposta i democratici a sinistra

RMAG news

Una scelta importante, meditata, dai molteplici significati politici. Tim Walz è stato scelto per essere il vice di Kamala Harris. Il sessantenne governatore del Minnesota (stato cruciale del Midwest), il preferito dai progressisti, ex insegnante di Storia, veterano della Guardia Nazionale statunitense e allenatore di football, ha servito il Congresso per 12 anni prima di essere eletto alla guida del suo stato per due volte. Walz, sposato con due figli, si è unito ai «White Dudes for Harris» (uomini bianchi per Harris, con l’attore Jeff Bridges) per raccogliere fondi e sa confezionare frasi efficaci contro Trump e Vance, come il «sono proprio strani», che Harris e la sua campagna elettorale hanno ripetuto fino a farla diventare un tormentone.

Harris aveva tenuto colloqui con tutti e tre i potenziali candidati al ruolo di vice, ruolo che oltre a Walz vedeva in lizza anche il governatore della Pennsylvania (il favorito) Josh Shapiro e Mark Kelly, governatore dell’Arizona. Tutti e tre avrebbero rafforzato la posizione di Harris negli Stati chiave in vista delle elezioni di novembre. Ma la candidata presidente ha virato su Walz, complici anche le resistenze dell’ala progressista dei Dem alla scelta di Shapiro, soprannominato “Genocide Josh”, ebreo e duramente criticato per la gestione dell’antisemitismo nei campus. Fino a poco fa Walz non era un politico particolarmente noto fuori del Minnesota: le cose sono cambiate nelle ultime due settimane, durante le quali ha partecipato a varie interviste televisive in cui è apparso sempre gioviale, ma anche convinto nel criticare Trump e Vance.

È possibile che ora i Repubblicani inizino a presentarlo come una sorta di estremista di sinistra, come già hanno iniziato a fare per Harris. Potrebbero anche criticarlo per come furono gestite le estese proteste che iniziarono nell’estate del 2020 a Minneapolis, in Minnesota, in seguito all’uccisione di George Floyd. Così ne scrive Reid J.Epstein sul New York Times: “Sebbene il suo background fosse adatto agli elettori moderati, le sue politiche come governatore sono state decisamente liberali, riflettendo quello che i suoi alleati chiamano ‘populismo delle praterie”. Ha firmato una lista di proposte di legge democratiche sulla marijuana, sul congedo familiare retribuito, sui diritti all’aborto e sul controllo delle armi. I repubblicani lo definiscono un uomo di sinistra in abiti casalinghi. “Con il governatore Walz, i democratici ottengono l’intera agenda politica della sinistra da una persona che spesso sembra appena scesa dal suo capanno per i cervi”, ha dichiarato Tim Pawlenty, l’ultimo repubblicano a ricoprire la carica di governatore del Minnesota. Ma la sua doppia identità era parte di ciò che attraeva Harris, che è cresciuta attraverso la politica liberale della Bay Area e che nella sua ricerca di un compagno di corsa ha dato priorità all’aspetto dell’equilibrio politico che potrebbe aiutarla a conquistare gli elettori swing.

Tutti i candidabili di Harris, compreso Walz, erano uomini bianchi che avevano ottenuto risultati positivi in aree repubblicane. La storia delle origini politiche di Walz sembra uscita da un copione cinematografico hollywoodiano. Nell’agosto del 2004, accompagnò alcuni dei suoi studenti a un comizio elettorale a Mankato per il presidente George W. Bush. Secondo Walz, il gruppo fu respinto perché uno degli studenti aveva un adesivo sul portafoglio a favore dell’avversario di Bush, John F. Kerry, il senatore democratico del Massachusetts. Walz si infuriò e il giorno dopo andò a fare il volontario per la campagna di Kerry. Alla fine dell’anno Kerry perse, ma Walz era deciso a candidarsi lui stesso. Nel 2006, con una campagna composta in gran parte da suoi ex studenti, Walz ottenne una vittoria schiacciante in un seggio rurale del Congresso che era stato occupato dai repubblicani per 12 anni. Ha svolto sei mandati al Congresso prima di vincere la sua prima elezione come governatore nel 2018. Da allora il suo seggio alla Camera è sempre stato rappresentato da un repubblicano.

“Una delle cose che preferisco è quando sono in Minnesota e qualcuno viene da me e mi dice: ‘Ho avuto l’allenatore Walz per la geografia’ o ‘Ha cambiato la mia vita e la sua classe è stata uno spazio sicuro per me come studente queer’”, ha detto il vicegovernatore del Minnesota, Peggy Flanagan, che è stata una volontaria per la corsa al Congresso di Walz nel 2006. “È così che ha condotto la sua campagna”. L’’ufficializzazione del tandem c’è stata ieri pomeriggio (le 23,30 in Italia) quando Harris e Walz hanno parlato ad un comizio a Filadelfia in Pennsylvania alla Temple University. Successivamente, Harris e Walz partiranno per fare campagna elettorale in alcuni Stati particolarmente contesi come il Wisconsin, il Michigan, la Carolina del Nord, la Georgia, l’Arizona e il Nevada.

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