“T’Appatumi”, chi è lo chef influencer Francesco Messina

“T’Appatumi”, chi è lo chef influencer Francesco Messina

Il Quotidiano del Sud
“T’Appatumi”, chi è lo chef influencer Francesco Messina

Francesco Messina, lo chef influencer meglio conosciuto come “T’Appatumi”, in questa intervista al Quotidiano del Sud racconta se stesso e la sua cucina, il successo sui social e i progetti futuri

VIBO VALENTIA – Con il suo proverbiale “E chi fai?”, con cui saluta all’inizio di ogni suo reel su Instagram e Facebook, lo chef influencer Francesco Messina, per tutti “T’appatumi”, in pochi mesi ha raggiunto oltre 60mila follower e registrato quasi un milione di visualizzazioni facendo conoscere la sua cucina.

Spopola sui social con le sue ricette calabresi anche perché le descrive rigorosamente in dialetto e con un tocco di allegria. “T’Appatumi” (che in italiano significa, ti sei saziato e sei felice ma la traduzione non rende le sfumature del dialetto ndr) è ufficialmente il promotore della nostra cultura. Amato e apprezzato da giovani e meno giovani e dai tanti calabresi sparsi in Italia e nel mondo, che nei suoi video rivivono ricordi indelebili di una terra che hanno dovuto abbandonare. Dietro la telecamera però “T’Appatumi” è Francesco, un ragazzo che ha sempre avuto la passione per la cucina, ma che la vita lo ha portato a fare altro e soprattutto a lottare per guadagnarsi una posizione.
Chi era e chi è lo chef influencer “T’Appatumi” ce lo dice direttamente lui, Francesco, confidandosi in un’intervista che ha rilasciato al Quotidiano del Sud.

Chef, lei è diventato un personaggio molto famoso sui social e non solo, un influencer della cucina. Che sensazioni sta vivendo?

«Vivo tante emozioni, anche se la prima sensazione che provo è quella di riscatto, che non significa mania di grandezza, ma aver avuto coraggio di credere nel progetto che sto portando avanti. Mi capita comunque di sperimentare ogni giorno una marea di emozioni, che vanno dal piacere di essere apprezzato, all’imbarazzo di essere fermato per strada dalla gente. È una cosa alla quale non mi abituerò mai. Mi dicono infatti che non mi rendo conto di quello che sono diventato. Ed è vero».

Ha parlato di sensazione di riscatto, di sicuro si riferisce alla sua vita prima di “T’Appatumi”. Chi era Francesco?

«Era un ragazzone che per vari problemi, legati principalmente al suo sovrappeso, aveva perso l’autostima e la fiducia in se stesso, e in realtà anche negli altri. Quindi il mio riscatto è stato quello di riuscire a superare i miei personali ostacoli e arrivare a non essere più un numero ma un nome».

Quindi ha dovuto lottare tanto?

«Sì, ho lottato. Ho lottato soprattutto contro il mio sovrappeso, contro le mie insicurezze e paure. E poi, anche contro il pregiudizio della gente a causa del mio peso. Purtroppo siamo abituati a giudicare senza sapere e dare importanza all’apparenza. Non pensiamo mai ai problemi che le persone potrebbero vivere, né tanto meno ci poniamo dei dubbi. Siamo fatti così: si rimane sempre attratti dalla mela di bell’aspetto, salvo poi scoprire che è marcia. Io preferisco provare la mela anche non bella, perché almeno cerco di scoprire che sapore ha».

Negli anni ha compiuto un percorso diverso, la passione per la cucina quando nasce?

«La passione secondo me non nasce, ce l’hai dentro da sempre. L’amore per la cucina è nata infatti con me. Da piccolo facevo i chiodi alle mie nonne o a mia mamma quando le vedevo in cucina. Iniziavo a impastare o a fare qualcosa e loro puntualmente mi mandavano via perché creavo confusione. Comunque non ho studiato all’alberghiero per via del mio peso, allora mi consigliarono di stare lontano dalla cucina. Così mi sono dedicato ad altro, ho frequentato L’Istituto industriale, anche se nei fine settimana andavo a fare il pizzaiolo e per un periodo anche il panettiere. Sono esperienze che mi sono servite tanto».

Poi arriva “T’Appatumi”. Come è nato?

«Il primo video l’ho caricato sui social a fine settembre 2023. L’ho girato una mattina di domenica ancora frastornato dalla serata precedente. Scendo in cucina e mia madre stava preparando il ragù come da tradizione. Faccio una smorfia perché non mi andava, guardo in frigo e decido di farmi dei ravioli alla Norma. È venuto fuori precisamente un “Raviolone alla Norma a modo mio con fonduta”. Giravo già dei video di ricetta ma senza di me in primo piano. Quella domenica invece l’ho fatto così, spontaneamente, con me che spiegavo in dialetto. Poi, siccome a pranzo avevo lasciato nel piatto qualche raviolo, mia madre mi dice: “E chi fai? Sti dui ravioli no i mangi?”. La frase, che tendiamo a dire tutti, mi colpì. Montai il video e lo caricai sui social… ed eccomi qui».

Il suo essere uno chef influencer la impegna molto, ha altri progetti in atto?

«Sì, sto lavorando ad altri progetti sempre legati a “T’Appatumi”, ma preferisco non anticipare nulla. Chi mi segue lo scoprirà più in là».

Il Quotidiano del Sud.
“T’Appatumi”, chi è lo chef influencer Francesco Messina

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