Temporali ed esondazioni in Veneto, allagamenti e blackout. Zaia: “Un disastro”

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L’ondata di maltempo che sta investendo il Nord Italia non dà tregua: dopo ieri a Milano, con l’esondazione di fiumi Lambro e Seveso e 120-130 millimetri localizzati di pioggia in un giorno, record degli ultimi 170 anni, dalla notte l’emergenza si è estesa al Veneto. Piogge intense e temporali, in alcuni casi con grandinate, hanno flagellato zone delle province di Vicenza, Padova e Venezia e in parte anche di Treviso. Per la giornata di venerdì la Protezione civile ha diramato un’allerta rossa in diverse aree del Veneto e arancione in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e altre aree del Veneto stesso. Allerta gialla in ulteriori zone di queste tre regioni e del Piemonte.

Temporali ed esondazioni in Veneto

In tutta la provincia di Vicenza, capoluogo compreso, è scattato nel pomeriggio l’allarme rosso per il maltempo in vista dell’arrivo di nuove piogge, in particolare tra le 16 e le 21. Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha lanciato un appello ai cittadini a spostare automobili e beni dagli interrati e dai piani terra lungo il Bacchiglione, il cui livello è salito come non accadeva dal 2010, e alle zone a rischio. In Veneto e Lombardia i Vigili del fuoco hanno effettuato 724 interventi in 24 ore tra le province di Milano (358), Monza Brianza (200), Padova (121) e Rovigo (45), soprattutto per allagamenti, smottamenti, alberi caduti o pericolanti.

Allagamenti e blackout: spezzato un ponte nel Vicentino

La situazione più grave a Malo, in provincia di Vicenza, dove un ponte è stato spazzato da un torrente ingrossato dalle piogge, senza causare feriti. La furia delle acque ha travolto anche un altro ponte più piccolo del paese. Danni anche nel comune di Isola Vicentina, a Castelnuovo e tra Zimella e Cologna Veneta, in provincia di Verona, dove hanno ceduto gli argini del fiume. A Schio i carabinieri hanno salvato due donne rimaste intrappolate all’interno della loro auto in un sottopasso allagato. Sotto osservazione resta soprattutto il Veneziano al confine con Friuli Venezia Giulia, per i fiumi Livenza, Meduna e Tagliamento.

Lo stato di emergenza

Questa è tecnicamente un’alluvione che a metà maggio, onestamente, non ce l’aspettavamo proprio“, ha affermato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha invitato i cittadini a fare “molta attenzione“. “Con l’apertura dei bacini di Montebello, Colombaretta, Caldogno, Trissino, Diaz e Ororlo abbiamo evitato il disastro in Veneto“, ha sottolineato. Per oggi l’allerta è arancione in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel pomeriggio sono in arrivo ‘Supercelle temporalesche‘ che investiranno la Pianura Padana con rovesci, fulmini, grandine e forti venti. I 120-130 millimetri localizzati di pioggia in un giorno caduti mercoledì su Milano battono il precedente record di il record di 98 millimetri che risaliva al 1990, ha riferito l’assessore alla Sicurezza del capoluogo lombardo, Marco Granelli. In giornata il livello dell’acqua del Lambro è sceso ed è stato avviato il graduale svuotamento delle aree di laminazione che agiscono sul fiume.