A 31 anni si toglie la vita in cella, è il 27esimo: “Le carceri sono senza controllo, Meloni quando interviene?”

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Continua la strage silenziosa nelle carceri italiane. Un altro giovane detenuto si è suicidato nelle carceri italiane. Questa volta è successo a Torino, al Lorusso e Cutugno, dove un detenuto 31enne di origine ecuadoriana, si è impiccato alle sbarre della finestra della propria cella usando un lenzuolo. A darne notizia il sindacato di polizia penitenziaria Osapp che riporta che il suicidio è avvenuto ieri sera intorno alle 20.20. È il 27esimo dall’inizio dell’anno.

Chi è il detenuto morto suicida a Torino

Aveva 31 anni il detenuto di origini ecuadoriane che si è tolo la vita nella serata di domenica 24 marzo. Secondo quanto riporta la polizia penitenziaria erano le 20.20 quando è stato trovato nella sua cella con il collo drammaticamente avvolto in un cappio fatto di lenzuola. È morto giovanissimo, aveva tutta la vita davanti per essere rieducato dentro e tornare a vivere fuori. “A Torino, la situazione è fuori controllo, peggio dell’inferno una situazione indescrivibile, allo sfascio più completo dal punto di vista organizzativo e per la prevenzione dei frequentissimi eventi critici; il personale è allo stremo delle forze, non ce la fa più”, spiega Leo Beneduci, Segretario Generale dell’Osapp. Nella stessa giornata di ieri, ricorda il sindacato, tre agenti sono rimasti feriti perché due di loro sono stati violentemente strattonati per essere intervenuti a trattenere un altro detenuto straniero che aggrediva l’agente di servizio in sezione al terzo piano del Padiglione B; episodio che si è verificato intorno alle 18. I tre agenti feriti sono stati accompagnati presso il pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino da dove sono stati dimessi con 7 giorni di prognosi ciascuno.

Emergenza carceri: “Quando interviene Meloni?”

“Chiediamo aiuto al Prefetto affinché intervenga con urgenza e chiediamo che il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) invii urgentemente non meno di 50 unità in missione forfettaria per dare manforte/supporto al personale di Torino completamente allo stremo delle forze”, dice Beneduci. Nel carcere di Torino che nel frattempo, raggiunge quota 11 aggressioni e 15 agenti feriti dall’inizio del 2024. “Ci domandiamo quando il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiarerà lo stato di emergenza delle carceri italiane divenute vere e proprie polveriere fuori controllo oltre che veri e propri campi di battaglia dove a fare le spese sono solo gli Agenti di Polizia Penitenziaria”. A fare le spese di questa situazione drammatica sono anche i detenuti: dall’inizio dell’anno sono già 27 i detenuti che hanno deciso di togliersi la vita mentre erano in custodia dello Stato, e tre gli agenti della penitenziaria. Praticamente le carceri hanno già prodotto una vittima ogni tre giorni dall’inizio dell’anno, Numeri che non sembrano volersi arrestare. E la situazione è già peggiore rispetto a marzo 2023.

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