Centrale di Suviana, individuato i corpi di due dispersi: da Bologna il grido dei sindacati contro i morti sul lavoro

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I corpi di due dei quattro dispersi dispersi nell’esplosione avvenuta martedì 9 aprile nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana in provincia di Bologna, sono stati individuati ma non ancora estratto. I Vigili del Fuoco, che da due giorni sono impegnati in faticose e complicate operazioni di ricerca, li hanno individuati grazie ai droni subacquei dei vigili del fuoco nei piani interrati della centrale: le vittime non sono state ancora identificate.

Individuato i corpi di altre due vittime

Il bilancio sale così a cinque morti e cinque feriti, di cui uno, Stefano Bellabona, in gravi condizioni per le ustioni riportate.

Le speranze di ritrovare in vita gli altri dispersi, probabilmente nell’area in cui è stato individuato il corpo questa mattina, sono praticamente nulle. “Manteniamo la speranza di trovare vivi i dispersi, ma valutando lo scenario molto complesso non ci fa pensare a possibilità di una loro sopravvivenza”, erano state le parole ieri di Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

Le indagini sulla strage

Su quanto accaduto alla centrale idroelettrica di Suviana la procura di Bologna ha aperto un’inchiesta: le ipotesi di reato sono disastro colposo e omicidio colposo

“Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto”, ha spiegato il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana.

Lo sciopero dei sindacati

Le segreterie nazionali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, a seguito dell’ennesima strage sul lavoro, hanno deciso di estendere da 4 a 8 ore lo sciopero generale dei metalmeccanici.

Epicentro della protesta è ovviamente Bologna, col corteo che percorrerà tutta via Indipendenza per arrivare in piazza Maggiore. Ad aprire la manifestazione lo striscione “Adesso basta!”, riferito alle morti sul lavoro.

Il segretario della Cgil Bologna Michele Bulgarelli ha parlato a proposito della strage di Bargi di “morti di appalto”. “È il giorno della rabbia perché dopo lo sgomento penso che sia assurdo e inaccettabile, indegno di un Paese civile anche il comunicato e la conferenza stampa di ieri di Enel Green Power. La deresponsabilizzazione della filiera degli appalti fa sì che si elenchino 3 o 4 aziende ma oggi noi non abbiamo notizia formale, ufficiale da parte dell’azienda su quali aziende impiegassero i dipendenti” morti nell’esplosione, l’accusa di Bulgarelli.

Ad intervenire in piazza Maggiore anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi: “La sicurezza non è un costo, non è un lusso ma è un dovere, un diritto inalienabile per ogni persona”, le parole di Zuppi. Per il capo dei vescovi italiani “la sicurezza richiede investimenti quando la sicurezza è vista come un costo inutile, vuol dire che siamo irresponsabili”.

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