Chi è Toomaj Salehi, rapper dissidente condannato a morte in Iran: “colpevole” di aver protestato per Mahsa Amini

RMAG news

Il regime di Teheran continua la sua opera di repressione del dissenso all’interno del Paese. Ultimo a farne le spese, con la vita, sarà il rapper Toomaj Salehi.

Il 32enne è stato condannato a morte per il suo coinvolgimento nelle proteste che hanno travolto l’Iran nel 2022 in seguito alla morte della 22enne Mahsa Amini, la giovane arrestata il 13 settembre 2022 dalla polizia religiosa nella capitale iraniana, dove si trovava con la sua famiglia in vacanza, a causa della mancata osservanza della legge sull’obbligo del velo. Mahsa, condotta in un centro di detenzione, morì dopo tre giorni di coma all’ospedale Kasra di Teheran, presumibilmente dopo esser stata picchiata dagli agenti.

La condanna a morte del rapper Toomaj Salehi

A riferire della condanna a morte emessa mercoledì nei confronti di Toomaj Salehi è stato il suo avvocato, intervistato dalla Cnn. “È stato emesso un ordine per l’esecuzione di Toomaj Salehi”, ha poi twittato il legale, Amir Raesian.

L’avvocato dell’artista ha definito “senza precedenti” la decisione del tribunale rivoluzionario, che non ha dato attuazione alla sentenza della Corte Suprema iraniana. Quest’ultima infatti a novembre dello scorso anno bocciato la condanna a 6 anni e tre mesi di carcere emessa appunto dal tribunale rivoluzionario, a cui aveva poi rimandato il caso per eliminare i vizi di forma riscontrati. Per questo Salehi era stato scarcerato su cauzione: dopo appena 12 giorni di libertà, per aver pubblicato un video su Internet con accuse alla magistratura iraniana e il racconto di torture subite in carcere, era stato nuovamente arrestato.

I media statali vicini al regime hanno sottolineato che la sentenza di Salehi sarà soggetta a riduzione da parte di un comitato di grazia se farà nuovamente appello.

Chi è Toomaj Salehi

Salehi, noto solo col suo nome Toomaj, è uno dei più celebri rapper iraniani. Nei suoi pezzi, molto amati dalle giovani generazioni iraniane, ha spesso criticato la Repubblica islamica.

Le autorità di Teheran lo aveva già arrestato alla fine di ottobre 2022, dopo che si era schierato a sostegno delle proteste contro il regime, scoppiate il mese prima per la morte di Mahsa Amini.

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