Coop Karibu: rinviati a giudizio moglie, suocera e due cognati del deputato Aboubakar Soumahoro

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Il Gup del tribunale di Latina, ha rinviato a giudizio la moglie, la suocera e i due cognati del deputato Aboubakar Soumahoro, nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione di alcuni centri d’accoglienza, nella provincia di Latina, facenti capo alla cooperativa madre Karibu, con sede nel comune di Sezze nel pontino. Le accuse di cui dovranno rispondere, la moglie del deputato, Liliane Murekatete, la suocera Marie Therese Mukamitsindo e i cognati Michel Rukundo, Richard Mutangana e Aline Mutesi, vanno dalla frode in pubbliche forniture alla bancarotta, fino all’autoriciclaggio.

Perché Liliane Murekatete è stata rinviata a giudizio insieme alla madre e ai fratelli

Secondo l’ipotesi accusatoria della procura della repubblica di Latina, i due milioni di euro che erano stati erogati e destinati all’accoglienza dei migranti, sarebbero stati distratti per altri scopi e utilizzati per acquistare beni immobili all’estero e per acquisti di abbigliamento e accessori griffati. Le indagini vennero condotte dalla Guardia di finanza. Secondo quanto riportato da La RepubblicaMutangana è stato dichiarato irreperibile: sarebbe tornato in Ruanda.

Cooperativa Karibu: la denuncia e l’inchiesta

L’intera vicenda è esplosa quando alcuni dipendenti della cooperativa Karibu hanno denunciato di essere rimasti per mesi senza stipendio. Il caso è stato seguito dal sindacalista Gianfranco Cartisano, segretario dell’Uiltucs, assistito dall’avvocato Giulio Mastrobattista. Intanto, vi sono ancora indagini in corso da parte degli inquirenti: l’obiettivo è accertare eventuali responsabilità di chi non ha fermato e denunciato per tempo le presunte attività illecite della coop. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 11 giugno. Il procedimento potrebbe essere unificato con quello già in corso per evasione fiscale.

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