Il mistero degli ‘uomini in blu’: alcuni 007 russi presenti nel teatro vittima dell’attacco terroristico di Mosca?

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Si infittisce quello che è stato chiamato il ‘Mistero degli Uomini in Blu‘. Una definizione che starebbe benissimo come titolo di un libro o di un film. E invece è stata associata ad uno dei fatti più tragici avvenuti in questi ultimi giorni: l’attentato terroristico a Mosca, nel teatro Crucus City. Un attacco, rivendicato dall’Isis, che ha causato la morte e il ferimento – rispettivamente – di oltre 130 e 140 persone. Ma chi sono questi ‘uomini in blu‘? Il caso è schizzato, diventando virale sui social, grazie agli articoli e alle immagini pubblicate dal portale d’opposizione bielorusso Nexta. Sul profilo X di quest’ultima, i giornalisti hanno postato le foto di alcuni uomini vestiti con jeans e maglione – appunto – blu, presenti nel Crucus City il giorno dell’attentato.

Il mistero degli ‘uomini in blu’

Il fatto che fossero vestiti in modo uguale, seduti in posti diversi ma che poi insieme –  come si è potuto guardare da alcuni video – avrebbero provveduto a chiudere le porte del teatro, di fatto ‘intrappolando’ all’interno i civili inermi e vittime dei terroristi islamici, ha scatenato le più svariate teorie del complotto. Ma i colleghi di Nexta hanno voluto dimostrare ben altro: che quegli uomini, fossero degli agenti segreti dell’Fsb: ovvero gli 007 dei servizi segreti interni russi. E se così fosse, se questa ipotesi non fosse campata in aria ma anzi, basata su prove concrete e reali, ci troveremmo ad analizzare l’accaduto sotto un punto di vista del tutto differente. E drammaticamente sorprendente.

Gli ‘uomini in blu’ nel Crucus City

Infatti, in un nuovo tweet di Nexta è stato spiegato che due degli ‘uomini in blu‘ immortalati nella sala del Crucus City sarebbero gli stessi militari che hanno successivamente arrestato due dei quattro terroristi responsabili dell’attacco dentro il teatro. Dalle foto pubblicate dal portale d’informazione su X, sono state evidenziate alcune corrispondenze. La prima: al polso di uno dei presunti 007 presenti in sala e poi immortalato con uno dei terroristi, ci sarebbe lo stesso orologio. La seconda: uno dei presunti agenti dell’Fsb presente nel teatro, è stato ‘beccato’ in un’altra immagine, mentre riceveva un premio per aver vinto una gara di braccio di ferro. Ulteriore coincidenza: nei pressi del centro sportivo, dove si sarebbe svolta questa competizione, ci sarebbe la sede (o una delle sedi) dei servizi segreti russi (a Sosenkkoye).

Agenti segreti russi nel teatro di Mosca attaccato dai terroristi: teoria del complotto o verità?

La terza, forse la più debole: le caratteristiche fisiche e somatiche di uno degli uomini in blu sarebbero le stesse di uno dei soldati che ha tratto in arresto uno dei terroristi. Ma in questo caso, il presunto agente in questione, ha sul volto una maschera che impedisce una seria identificazione. Insomma, è noto che l’intelligence Usa aveva avvertito il Cremlino sulla possibilità di attacchi terroristici su territorio russo. Allarme ignorato da Vladimir Putin. E visto come lo Zar sta strumentalizzando l’accaduto per la sua propaganda, anche militare, contro l’Ucraina e l’Occidente, non è del tutto impossibile che i colleghi di Nexta possano avere – anche in parte – ragione.

Il mistero degli ‘uomini in blu’: il tweet di Nexta

‼️ “Men in Blue” part 2

We have identified agents of the Russian secret services in the “Crocus” hall

Our editorial staff continues to analyze photos and videos of the terrorist #CrocusCityHallAttack and everything related to it.

In our previous publication we told about the… pic.twitter.com/ciaon6bYJl

— NEXTA (@nexta_tv) March 26, 2024

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