Israele uccide 7 operatori della Ong World Central Kitchen a Gaza, raid mentre distribuivano aiuti alla popolazione

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L’esercito “più morale del mondo” commette l’ennesima strage di civili nella Striscia di Gaza, questa volta con ripercussioni internazionali pesante: a morire nel raid dell’esercito israeliano sono sette operatori di una Ong statunitense, World Central Kitchen, fondata dallo chef José Andres.

Ad annunciare il decesso dei sette operatori della Ong è stato lo stesso Andres via social. “Queste persone sono angeli“, ha scritto José Andres su X.  “World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’Idf“, ha comunicato in una nota la Ong di base negli Stati Uniti, aggiungendo che le vittime “provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito, un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese“.

L’attacco era stato denunciato anche dal ministero della Sanità di Gaza, che aveva riferito prima della conferma ufficiale della Ong di cinque operatori umanitari uccisi i un raid israeliano a Deir el-Balah, con l’esercito dello stato ebraico che ha colpito l’auto su cui viaggiavano gli operatori umanitari.

L’ong ha portato insieme a Open Arms il primo carico di aiuti arrivato via mare nell’enclave palestinese assediata.

Today @WCKitchen lost several of our sisters and brothers in an IDF air strike in Gaza. I am heartbroken and grieving for their families and friends and our whole WCK family. These are people…angels…I served alongside in Ukraine, Gaza, Turkey, Morocco, Bahamas, Indonesia. They… https://t.co/rM3xbsiQ1Q

— Chef José Andrés 🕊️🥘🍳 (@chefjoseandres) April 1, 2024

Le reazioni di Stati Uniti e Israele

La Casa Bianca si è detta “afflitta” per la morte degli operatori umanitari della ong statunitense World Central Kitchen. “Siamo afflitti e profondamente turbati dall’attacco“, ha scritto su X la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, aggiungendo che “gli operatori umanitari devono essere protetti mentre consegnano aiuti di cui c’è un disperato bisogno, ed esortiamo Israele a indagare rapidamente sull’accaduto”. Stati Uniti che hanno sollecitato un’indagine “rapida” sulla morte degli operatori umanitari della World Central Kitchen.

Da Tel Aviv le forze militari israeliani si sono limitate ad annunciare che l’IDF “sta conducendo un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente”, il messaggio apparso su Telegram dell’esercito. “L’Idf compie grandi sforzi per consentire la consegna sicura degli aiuti umanitari e lavora a stretto contatto con la WCK nei loro sforzi vitali per fornire cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza“, prosegue il comunicato.

Chi sono le vittime del raid israeliano

Al momento il solo nome divulgato e accertato tra le sette vittime della Ong World Central Kitchen è quello dell’australiana Lalzawmi Frankcom, detta Zomi: 43 anni, originaria di Melbourne, appena una settimana fa compariva in un video girato dalla Ong proprio a Gaza. Altri nomi delle vittime, ancora non ufficiali, sono quelli del polacco Damian Rafal Sobol, classe 1988, e del palestinese Saif Essam Abu Tala.

WCK’s Zomi & Chef Oli are in our new Deir al-Balah kitchen where our team is cooking thousands of portions of rice with beef & vegetable stew today. We’re expanding this space so we can increase the amount of meals we produce for families in central Gaza daily. #ChefsForThePeople pic.twitter.com/dSO7GrJSOv

— World Central Kitchen (@WCKitchen) March 25, 2024

La Ong ha comunicato che “interromperà le operazioni” nella regione dopo “l’attacco israeliano” a Gaza in cui sono rimasti uccisi sette suoi operatori.

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