La vera storia di Asunta Basterra, la 12enne uccisa in Spagna che ha ispirato la Serie Netflix: condannati madre e padre

RMAG news

La morte di Asunta Basterra fu un caso agghiacciante che scosse la Spagna. La ragazzina aveva 12 anni quando fu uccisa e il suo corpo trovato il giorno dopo la sua scomparsa in un bosco: era stata soffocata e nel suo sangue furono trovate massicce dosi di tranquillante. Per quell’omicidio furono condannati i suoi genitori, Rosario Poto, avvocata e Alfonso Basterra, giornalista economico. I due si sono sempre dichiarati innocenti. Una vicenda drammatica avvenuta 11 anni fa e ancora avvolta nel mistero che ha ispirato la trama di “Asunta”, la serie Netflix in streaming dal 26 aprile.

La storia di Asunta Basterra che ha ispirato la serie Netflix

Il Corriere della Sera ripercorre la vera storia di Asunta Basterra. La bimba era nata in Cina. A nove mesi fu adottata dalla coppia spagnola della zona di Santiago di Compostela: fu la prima adozione internazionale in Galizia. La ragazzina è in gamba: dipinge, suona il piano e si impegna in diversi sport. Cresce in una famiglia colta e benestante: la mamma, Rosario, è un’avvocata esperta in diritto internazionale. Il padre è un giornalista di successo di Bilbao specializzato in temi economici. L’uomo era molto dedito alla figlia. Il 2012 è stato per i due un anno difficile: muoiono i genitori di Rosario e poi i due divorziano. Restano a vivere a poca distanza l’uno dall’altro, a Teo, un paese in provincia di La Coruña, in Galizia.

Chi era Asunta Basterra?

A un certo punto iniziano a verificarsi strani episodi. Un giorno, a lezione di piano, mostra sintomi di sonnolenza. Agli insegnanti racconta che i suoi genitori hanno iniziato a somministrarle della polvere bianca che la fa dormire a lungo. Poi la ragazzina avrebbe raccontato alla madre di un’amica che una sera un uomo mascherato e vestito di nero è entrato in casa e ha cercato di strangolarla. La madre andò anche in questura ma non denunciò nulla. Il 21 settembre, 9 giorni prima del compleanno di Asunta, la madre Rosario ne denuncia la scomparsa. Il giorno dopo il suo corpo è statao trovato in un bosco vicino casa.

Come è morta Asunta basterra: le indagini sul suo corpo

Sul corpo della ragazzina furono trovate tracce di violenza. Secondo l’autopsia la ragazzina sarebbe morta soffocata. Nel sangue di Asunta vengono trovate tracce di Lorazepam, un ansioclicio che il padre avrebbe comprato in altre occasioni. Il giorno dopo la madre, Rosario, finì in carcere. Le incongruenze nel racconto non avevano convinto gli investigatori. Il giorno dopo ancora f arrestato il padre. I due furono messi in celle separate, l’uno di fronte all’altro. I sospetti per gli investigatori partirono dopo aver ascoltato alcune frasi sospette intercettate.

Gli investigatori avrebbero trovato nel pc del padre circa 600mila documenti cancelalti che si sospettò potessero essere correlati ad altro materiale trovato nei dispositivi di Alfonso, come porno con attrici asiatiche e, soprattutto, foto intime di Asunta. In casa fu trovato un panno bagnato con il dna di Asunta e un pezzo di corda arancione uguale a quello trovato vicino al corpo di Asunta.

Perché Asunta è stata uccisa: il movente secondo gli investigatori

Cercando un possibile movente a una simile tragedia gli investigatori all’epoca pensarono che i due volessero impossessarsi di una eredità lasciata alla ragazzina dai nonni. Oppure che la ragazzina sarebbe stata vista dai suoi come un ostacolo alla felicità della coppia. O, ancora più agghiacciante, che quella morte potesse essere correlata a crimini sessuali.

Per la morte di Asunta Basterra condannati la madre e il padre

Nel 2015 Rosario Porto e Alfonso Basterra vengono condannati a 18 anni per omicidio premeditato e di comune accordo. Entrambi continueranno a dichiararsi innocenti. La madre, dopo vari tentativi, si è tolta la vita in cella nel 2020. Sempre secondo al ricostruzione fatta dal Corriere, il suo corpo sarebbe stato sepolto con la figlia in una tomba senza nome.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *