Mirella Cerini: la sindaca di Castellanza stroncata da un malore, la morte dopo il discorso per il 25 aprile

RMAG news

Mirella Cerini indossava ancora la fascia tricolore quando è stata ritrovata nel palazzo del Comune. È morta, a 50 anni, stroncata da un malore, probabilmente un infarto, la sindaca di Castellanza, in provincia di Varese. La comunità è sconvolta, stupita e sconfortata dalla tragedia. Cerina era al suo secondo mandato alla guida del Comune, era stata eletta una prima volta nel 2016 e una seconda nel 2021. Carini era molto stimata anche dai suoi avversari politici.

A ritrovare il corpo un agente del comando di Polizia Locale nel cortile interno al palazzo comunale intorno alle 13:30. Aveva detto agli assessori di voler salire in ufficio per bere qualcosa, non si sentiva molto bene. Aveva appena presenziato alla cerimonia per la Festa della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile. Aveva da poco tenuto il suo discorso ufficiale, come scrive Il Giorno diventato già una sorta di testamento e di saluto alla sua città.

Chi era Mirella Cerini

Cerini era laureata in architettura. Aveva lavorato nel settore privato e da dipendente al Comune di Milano prima di candidarsi alle amministrative della sua città, comune di circa 14mila abitanti, nel 2016. La sua lista civica, Partecipiamo, aveva vinto. Un risultato confermato cinque anni dopo. “La notizia di questa morte improvvisa ci colpisce duramente. A nome mio personale, dell’Anci e di tutte le sindache e tutti i sindaci d’Italia ci stringiamo alla famiglia e alla comunità di cittadini che da otto anni la considerava un punto di riferimento essenziale per la città”, il cordoglio del presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

“Siamo attoniti e profondamente addolorati – ha dichiarato in una nota di cordoglio Roberto Grassi, presidente Confindustria Varese – per l’improvvisa scomparsa del sindaco di Castellanza Mirella Cerini, amministratrice lungimirante, sempre pronta all’ascolto e dedita alla sua città. Garbata e gentile nei modi, allo stesso tempo determinata, nell’interpretare il proprio ruolo per il bene comune. Tutte doti che abbiamo potuto apprezzare in questo ultimo anno in cui abbiamo lavorato molto insieme su progetti di sviluppo”.

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