Perché Israele ha bombardato Aleppo, così Netanyahu amplia i confini della guerra contro Hamas

Rmag Breaking News

Bombe su Aleppo. L’uccisione di un comandante militare di Hezbollah. La guerra di Gaza estende i suoi confini.

Media: “42 morti in attacco Israele su Aleppo”

È di almeno 42 morti, tra cui sei presunti membri di Hezbollah, il bilancio del raid attribuito a Israele che ha preso di mira l’altra notte la provincia di Aleppo, nel nord della Siria. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione basata nel Regno Unito che ha fonti nel Paese arabo, secondo cui si tratta del più pesante raid israeliano sulla Siria degli ultimi tre anni.

Secondo l’Osservatorio, i miliziani di Hezbollah sono stati uccisi da un missile che ha colpito un magazzino della milizia e un centro di addestramento nella zona di Jibreen, vicino all’aeroporto internazionale di Aleppo. I bombardamenti israeliani hanno preso di mira anche «fabbriche di difesa» ad al-Safirah e ci sono state esplosioni a Kafr Joum, a ovest di Aleppo.

Missili Hezbollah su Israele per vendicare il raid su Aleppo

In risposta agli attacchi israeliani su Aleppo, in Siria, nei quali, secondo fonti locali, sono stati uccisi 6 combattenti di Hezbollah, il movimento armato libanese ha poco fa annunciato di aver sparato alcuni missili Burkan contro la base militare israeliana in Alta Galilea.

La tv al Manar dello stesso Partito di Dio libanese afferma di aver colpito la base di Biranit, sede della 91ma divisione dell’esercito di Israele a ridosso della linea del fronte, poco distante dal villaggio cristiano libanese di Rameish.

Idf: “Ucciso in Libano Ali Abed Akhsan Naim, vicecomandante di Hezbollah”

L’esercito israeliano ha dichiarato venerdì di aver ucciso Ali Abed Akhsan Naim, vicecomandante dell’unità missilistica di Hezbollah, in un attacco aereo nella zona di Bazouriye in Libano. La notizia è stata confermata da Hezbollah.

Gallant: «Israele estenderà l’offensiva a nord contro Hezbollah»

Israele «estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi» contro gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell’esercito.

Gallant ha aggiunto che l’azione di Israele «sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque gli Hezbollah si trovino. Beirut, Baalbek, Tiro, Sidone e per tutta la lunghezza del confine: e in posti più lontani, come Damasco».

Israele, l’Alta corte pone fine alle esenzioni dalla leva per gli ultraortodossi

Dal primo aprile anche gli ultraortodossi potrebbero essere chiamati al servizio di leva nell’esercito israeliano. Con una decisione che potrebbe avere importanti conseguenze per la società e il governo, l’Alta corte israeliana ha emesso nella tarda sera di ieri un ordine provvisorio che vieta il versamento di fondi pubblici alle yeshiva, i seminari religiosi, sottolineando che dal primo aprile il quadro legale per l’esenzione dal servizio militare cessa di esistere.

La questione divide da tempo Israele ed è tanto più lacerante ora che il servizio militare – quasi tre anni per gli uomini e due per le donne – significa andare a combattere a Gaza. Già a fine 2018 il governo Netanyahu cadde su questa questione, innescando una crisi politica che portò a cinque elezioni in quattro anni.

L’anno scorso un provvedimento del governo aveva rinviato tutto fino al 31 marzo 2024.  Ogni anno, scrive Times of Israel, circa 13mila maschi ultraortodossi raggiungono l’età della leva, ma solo il 10% si arruola.

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