Perché Piantedosi deve dimettersi: così il ministro ha mentito al Parlamento

RMAG news

Qualche giorno fa la nave Mar Jonio, della Ong “Mediterranea”, ha salvato un gruppo di naufraghi alla deriva in acque internazionali tra la Libia e l’Italia. Dopo il salvataggio è stata assaltata da una motovedetta libica che ha aperto il fuoco per interrompere il salvataggio. A bordo della motovedetta c’erano anche alcuni profughi, catturati precedentemente dai libici. La Mar Jonio è riuscita a fuggire e a mettersi in salvo.

L’altra sera il ministro Matteo Piantedosi, rispondendo a una interrogazione, ha fornito una versione dei fatti del tutto falsa. Ha sostenuto che erano i libici che stavano operando il salvataggio e che i soccorritori italiani li hanno attaccati gridando ai profughi che erano a bordo della motovedetta di gettarsi in mare. E sulla base di questa ricostruzione ha accusato la Mar Jonio di avere ostacolato un salvataggio.

Ieri la Ong Mediterranea ha reso pubblico un filmato dal quale risulta la realtà evidente dei fatti e l’evidente e clamorosa menzogna del ministro. Il quale, forse, ha mentito perché ingannato dalla versione dei libici.

Ma per quale misteriosa ragione il ministro ha voluto dare credito ai libici? Perché tra la versione di un gruppo di furfanti armati e la versione di alcuni soccorritori italiani di un’organizzazione sostenuta da molti donatori, e persino dalla Chiesa, ha scelto i furfanti?

Ora che ci sono le prove si può dire che i fatti sono andati così. Un gommone messo in mare dalla Mar Jonio ha raccolto a bordo un gruppo di naufraghi. Mentre avveniva il salvataggio la motovedetta libica era ancora molto lontana.

Quando è arrivata, un gruppo di naufraghi che erano ancora a bordo della motovedetta, e che stavano subendo le frustate dei guardacoste libici, si è gettato in mare per sfuggire alla violenza dei libici e per raggiungere il gommone italiano.

Alcuni sono riusciti a mettersi in salvo. Altri sono stati di nuovo catturati e non sappiamo in quale lager siano stati rinchiusi. I libici hanno iniziato a sparare sul gommone italiano che è fuggito per raggiungere la nave di soccorso. I libici per un tratto lo hanno inseguito. I soccorritori gridavano: “Non sparate, non sparate!”.

Il ministro ha mentito al Parlamento. Forse in buonafede. Ma se era in buona fede vuol dire che gli manca l’esperienza e la saggezza per capire queste cose. Allora non può fare il ministro, non ne ha le capacità. Danneggia lo stesso governo Meloni. Si deciderà a dimettersi o a chiedere un altro incarico?

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