Putin, alta tensione sugli F-16 all’Ucraina: “Colpiremo i caccia anche in aeroporti NATO”

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Non soltanto l’attentato al Crocus City Hall di Mosca ha riacceso il terrore in Europa, anche il Presidente russo Vladimir Putin ha alzato nettamente i toni dopo l’attacco rivendicato dal sedicente Stato Islamico nella sala concerti che ha causato almeno 140 morti. Mentre il direttore dei servizi sicurezza interni russi, FSB, l’ex KGB, ha ribadito le accuse ai servizi segreti dell’Ucraina, il Presidente ha dichiarato che la Russia è pronta a colpire gli F-16 forniti all’Ucraina anche in Paesi terzi, anche in aeroporti NATO.

“Per noi saranno un obiettivo legittimo: non importa dove si trovino”, ha detto in un incontro con i piloti dell’aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver. L’eventuale fornitura di F-16 all’Ucraina “non cambierà la situazione sul campo di battaglia” in quanto la Russia “li distruggerà come già sta facendo con i carri armati e le altre altre armi” occidentali.

Cosa sono gli F16

Lo scorso agosto Danimarca e Olanda avevano dato il via libera alla fornitura di 42 caccia F-16 a Kiev. Gli F-16 sono i caccia più noti al mondo costruiti dall’appaltatore della difesa americano Lockheed Martin. Sono aerei da combattimento multiruolo dotati di un cannone Vulcan M61 e di 11 posizioni per il montaggio di armi e altre attrezzature. Possono essere monoposto e biposto, di solito il carico consiste in due due bombe da 2.000 libbre (907 kg), due missili aria-aria a corto raggio AIM-9 Sidewinder, due missili aria-aria a medio raggio AIM-120 e due missili esterni da 2.400 libbre.

Possono raggiungere una velocità di 2.400 km/h, hanno un’apertura alare di quasi dieci metri e una lunghezza di 15 metri. Gli F-16 sono gestiti da 25 Paesi in tutto il mondo. Sono stati usati nella Guerra del Golfo, in Afghanistan, Kosovo e nel Golfo Persico. Furono costruiti a partire dall’intuizione del Maggiore John Boyd, pilota istruttore USAF. Possono trasportare armi nucleari. “Dobbiamo tenerne conto durante la pianificazione” delle operazioni di combattimento, ha precisato ancora Putin.

Putin: “Non vogliamo invadere l’Europa, totale assurdità”

“Per quanto riguarda l’accusa secondo cui stiamo progettando di invadere l’Europa dopo l’Ucraina, si tratta di una totale assurdità intesa esclusivamente a intimidire la popolazione per farle pagare più soldi”, ha dichiarato Putin nello stesso incontro nella regione di Tver. Secondo il Presidente russo questo tipo di narrazione si svolge “in un contesto di crisi economica e di deterioramento del tenore di vita. Hanno bisogno di giustificarsi, quindi stanno intimidendo la loro popolazione con una potenziale minaccia russa mentre cercano di espandere la loro dittatura al mondo intero”.

L’attentato al Crocus City Hall

Secondo il sito russo Basa ancora un centinaio di persone risultano disperse nell’attentato terroristico che si è consumato a Mosca venerdì scorso. Il bollettino ufficiale riporta 140 morti e 182 feriti. Il media è considerato vicino agli ambienti dell’intelligence e della polizia russa. La polizia ha arrestato una decina di persone, tra cui quattro presunti attentatori che sono stati incriminati domenica. L’attentato è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico, secondo funzionari statunitensi l’attacco è stato realizzato da Isis-K, una costola attiva principalmente in Afghanistan.

Il ministro degli Esteri Britannico David Cameron ha definito “del tutto insensate” le accuse del direttore dell’ex Kgb russo Alexander Bortnikov sul coinvolgimento dell’Occidente e dell’Ucraina nell’attentato al Crocus City Hall. “Dopo la menzogna di Putin, le menzogne vengono ufficialmente diffuse” anche “dal capo dell’Fsb Bortnikov … Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?”, ha commentato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. “Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla ‘pista ucraina nell’attacco terroristico’”.

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