Regionali Basilicata, bassa affluenza: sta vincendo il mal di seggio

Regionali Basilicata, bassa affluenza: sta vincendo il mal di seggio

Il Quotidiano del Sud
Regionali Basilicata, bassa affluenza: sta vincendo il mal di seggio

E’ bassa l’affluenza ai seggi per le elezioni regionali in Basilicata. Ieri alle urne il 37,74 per cento, oltre 15 punti percentuali in meno rispetto al 2019

C’E’ TEMPO anche oggi (22 aprile), dalle ore 7 alle 15, per recarsi alle urne. Ma rischia di materializzarsi davvero il temuto record negativo dell’affluenza per le elezioni regionali in Basilicata. Il rischio è che il numero dei votanti possa scendere sotto la soglia “psicologica” del 50 per cento. La speranza di un recupero è riposta nel fatto che, cinque anni fa, quando l’affluenza fu del 53,52 per cento, per le Regionali si votò solo nella giornata di domenica.
Ieri solo il 37,74 per cento dei lucani, complice forse anche la giornata fredda, è andato alle urne (meno 15,7% rispetto al dato definitivo del 2019). In provincia di Potenza l’affluenza è stata del 36,31%, nel capoluogo di regione ha quasi toccato il 50% (49,92). Nel Materano ha votato invece il 40,98 per cento e nella città dei Sassi l’affluenza è stata del 41,66%

In generale, dati poco rassicuranti per tutta la giornata. Alle 19 di ieri era stata del 27,56 per cento l’affluenza. Un “crollo” – oltre 12 punti percentuali – rispetto al 39,73% registrato alla stessa ora 5 anni fa. In provincia di Potenza l’affluenza era stata del 26,88 per cento (39,24% nel 2019), in provincia di Matera del 29,11 per cento (40,82% nel 2019). Più in dettaglio, a Potenza erano andati a votare il 38,72 per cento degli aventi diritto (erano il 53,89 cinque anni fa); a Matera il 30,79 (il 44,39% nel 2019). Alle 19 di ieri, nel Potentino, meglio del capoluogo (e di tutti) aveva fatto Missanello, con il 40,21% di affluenza; poi Lavello (37,45), Roccanova (37,23) e Avigliano (36,32). L’affluenza più bassa a Forenza (la peggiore della regione) con l’11,61%; a seguire San Chirico Raparo, Montemurro, Grumento Nova e Castelgrande, tutti intorno al 13%.
Nel Materano, l’affuenza maggiore a Montalbano Jonico (il comune di Marrese) pari al 37,67%; a seguire valsinni (34,23), Tursi (33,23) e Policoro (32,48). La peggiore ad Accettura con il 16,02%, Cirigliano (16,62) e San Mauro Forte (17,54).

Ma si era capito già dopo la prima rilevazione dei dati, alle 12, la scarsa partecipazione: affluenza al 9,12 per cento. Un calo di circa 4 punti percentuali rispetto alle passate elezioni, quando era stato del 13,31%.
Va comunque tenuto conto di un dato singolare relativo al corpo elettorale lucano. In Basilicata sono 567.959 gli aventi diritto, un numero superiore ai residenti. Infatti in base ai dati Istat (aggiornati all’1 gennaio 2023) i residenti in Basilicata ammontano a 537.577 abitanti e non sono tutti elettori perché vanno detratti gli under 18. Il corpo elettorale comprende anche gli iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e la Basilicata, terra di emigrazione, ne conta oltre 141mila. Non essendo previsto il voto per corrispondenza, per recarsi alle urne occorrerebbe rientrare, ma non tutti naturalmente lo fanno. E, dal punto di vista statistico, l’elevato numero di elettori iscritti all’estero può avere ripercussioni sul dato dell’affluenza.

Di sicuro, comunque, alle urne si sono recati i candidati governatori Eustachio Follia (della lista Volt) e Piero Marrese (sostenuto da 5 liste del centrosinistra), che hanno anche pubblicato le relative foto nel seggio sulle pagine social. Non ci è andato, invece, il presidente uscente Vito Bardi, che non ha la residenza in Basilicata. E che attraverso la sua pagina social ha augurato «buon voto a tutte e a tutti» pubblicando una foto e una citazione di Paolo Borsellino: “Amo sempre dire che è facile fare le rivoluzioni ma il cambiamento ha bisogno di coraggio e soprattutto tempo”.

Follia ha votato nella “sua” Matera, accompagnando la foto con una sola parola: «Emozionante». Marrese ha votato a Montalbano Jonico, la cittadina di cui è sindaco: «Oggi ho fatto qualcosa di straordinario – ha scritto tra l’altro sulla sua pagina social -. Ho esercitato il mio diritto al voto. In un mondo che spesso sembra confuso e caotico, ho fatto apparentemente un semplice gesto, ma nella realtà una potente azione per plasmare il futuro che voglio vedere. (…) Ricordiamoci sempre di quanto sia prezioso il nostro diritto al voto e di quanto sia importante esercitarlo».

Il Quotidiano del Sud.
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