Russia, incarcerati gestori bar LGBT+: “terroristi ed estremisti”

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Milano, 30 mar. (askanews) – Le autorità russe hanno designato come “estremisti e terroristi” due gestori di un bar recentemente arrestati per “estremismo LGBT+”, il primo procedimento penale per questo motivo nel contesto della repressione delle minoranze sessuali in Russia.

Secondo una nota del servizio di informazione finanziaria russo, consultata sabato dall’AFP, Diana Kamilianova, 28 anni, e Alexandre Klimov, 21 anni, sono stati inseriti nell’elenco delle persone dichiarate “terroristi ed estremisti”, ancor prima del processo.

Dal 2013, una legge in Russia vieta la “propaganda” di “rapporti sessuali non tradizionali” rivolti ai minori. Nel novembre 2023, la Corte Suprema russa ha bandito il “movimento internazionale LGBT” per “estremismo”, una formulazione vaga che apre la porta a pesanti sanzioni.

È stato sulla base di questo divieto che Diana Kamilianova e Alexander Klimov, rispettivamente amministratore e direttore artistico del bar “Pose” nella città di Orenburg, sono stati arrestati a marzo e accusati di “estremismo”. Rischiano 10 anni di carcere.

Il 9 marzo la polizia ha fatto irruzione nel bar nel cuore della notte. Il video della scena mostrava persone sdraiate a faccia in giù con le mani sulla testa.

Il presidente russo Vladimir Putin promuove da tempo la “famiglia”, i “valori tradizionali” e la religione di fronte a un Occidente descritto come “decadente”.

Il Quotidiano del Sud.
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