Salvini con Vannacci sfida Ilaria Salis: “Altri candidano chi è in carcere con accuse pesantissime”

RMAG news

Salvini che sceglie il 25 aprile per candidare alle Europee il generale Roberto Vannacci, Salvini che lanciando la candidatura lancia anche un guanto di sfida alla sinistra e a Ilaria Salis candidata anche lei alle Europee mentre è in carcere in Ungheria, Salvini che nasconde i malumori interni alla Lega proprio per la scelta del militare. “È da anni che i giornali parlano di fronde – ha detto Salvini in un’intervista a Il Corriere della Sera – , ma allungano la vita a me e alla Lega, che governa migliaia di Comuni e che ha la fiducia di milioni di Italiani”. E intanto, però, secondo la maggior parte dei sondaggi il Carroccio non è più il secondo partito del centrodestra, superato da Forza Italia.

Vannacci sarà candidato in tutte e cinque le circoscrizioni, non è chiaro se come capolista. 21 ex parlamentari e consiglieri regionali leghisti lombardi si erano schierati contro la candidatura nelle settimane scorse: un segno reale dei malumori all’interno del partito che erano emersi puntualmente negli ultimi mesi ogni qual volta era stata prospettata una candidatura del generale. “Parlare oggi di antifascismo serve solo a dividere la società italiana — ha aggiunto il generale proprio nella giornata in cui si celebra la Festa della Liberazione — su un periodo, quello fascista, finito ormai da quasi un secolo”. Nessuna sorpresa per questi termini considerando i motivi per cui il generale è diventato famoso.

Chi è il generale Vannacci

Roberto Vannacci era comandante dell’Istituto geografico militare. La scorsa estate era diventato famoso dopo la pubblicazione de Il mondo al contrario, un libro in cui esprimeva idee e posizioni apertamente omofobe, razziste, sessiste e in generale offensive. Quel libro lo avvicinò alla destra, è diventato uno dei più venduti del 2023. Sulla pubblicazione era stata aperta un’inchiesta formale da parte del ministero della Difesa. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, Fratelli d’Italia, aveva parlato di “farneticazioni”. Lo scorso dicembre Vannacci era stato nominato Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo dell’esercito. Nei suoi confronti sono state aperte delle indagini dalla procura militare per truffa e peculato.

Qualche esempio dal libro che lo ha reso famoso. “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, si legge. “Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale”. E in un passaggio il rammarico per non poter pronunciare “termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, caghineri, cupio, buggerone, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale”.

E ancora se la prendeva con il “lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”. La pallavolista Paola Egonu è “italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”. E poi le femministe “moderne fattucchiere sostengono che solo il lavoro ed il guadagno possono liberare le fanciulle dal padre padrone e dal marito che le schiavizza condannandole ad una sottomessa, antiquata, involuta ed esecrabile vita domestica”. E ancora “la subdola propaganda anti-maternità intesa come schiavitù della donna ha sicuramente contribuito alla crisi della natalità pur non conseguendo quei tanto pubblicizzati obiettivi di emancipazione femminile”. Altri passaggi dedicati alla legittima difesa e al “diritto all’odio e al disprezzo”.

Salvini sulla candidatura di Ilaria Salis

Salvini, parlando della candidatura nell’intervista al quotidiano, ha lanciato una frecciata alla sinistra sul caso di Ilaria Salis. “Se qualcuno decide legittimamente di candidare una persona che è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non dovrebbe chiedere il voto agli italiani anche un uomo che ha servito e difeso l’Italia nel mondo, dall’Iraq all’Afghanistan?”. Non soltanto una sorta di sfida all’insegnante arrestata, incarcerata, portata in aula con i ceppi ai polsi e alle mani per l’accusa di aver aggredito dei neonazisti nella Giornata dell’Onore a Budapest, ma anche un indizio di quanto il governo, o almeno uno dei suoi principali esponenti, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vice primo ministro, sia impegnato nel caso di un’italiana detenuta all’estero, con la minaccia di una condanna sproporzionata (oltre 20 anni) al presunto reato commesso, mostrata in condizioni degradanti mentre è privata della libertà. Giù la maschera, insomma. Salis è stata candidata alle Europee dall’Alleanza Verdi Sinistra da capolista nella circoscrizione nord-ovest.

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