Su Decaro si è messa in moto la macchina del fango: il plotone di esecuzione formato da giornali, 007 e Viminale

Rmag Breaking News

Chiunque conosca appena un poco poco come funziona la macchina del fango non può avere nessun dubbio su quel che è successo a Bari. C’è stato uno dei classici complotti che tante volte sono stati organizzati per radere al suolo una personalità politica. In questo caso la personalità è il sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro, politico emergente non solo in Puglia.

Il plotone di esecuzione, ben organizzato, è composto come sempre da 007, politici e mass media. Stavolta è entrato in azione anche il ministero degli Interni. Del resto non è la prima volta che il ministero degli interni interviene in situazioni simili.

Il precedente più noto è quello di Reggio Calabria. Allora a Palazzo Chigi c’era Mario Monti, il ministro dell’Interno era Annamaria Cancelleri. Diciamo che, più o meno, il ministero era controllato dal centrosinistra.

La vittima designata quella volta fu un sindaco di centrodestra, Demi Arena. Il ministero lo prese di mira e lo depose. Era stato appena eletto col 56 per cento dei voti. Non era accusato di nulla. Da quel momento iniziò il declino di Reggio, che da diversi anni (prima con le giunte Falcomatà poi con le giunte Scopelliti) era diventata una città in netta ripresa.

Ora le parti sono invertite. L’oggetto dell’attacco è sempre un sindaco del Sud. E una città del Sud. E una città che da diversi anni è in netta crescita, ed è molto ben amministrata. Il ministro gli ha mandato gli ispettori insinuando infiltrazioni mafiosi (pazzia). Gli 007 invece hanno trovato una foto che non significa niente.

Poi l’hanno passata ai giornali. E poi i politici di destra si sono scagliati contro Decaro. I Politici di destra? Sì. Proprio nel giorno nel quale viene reso pubblico l’ultimo testamento politico del cavaliere che ripeteva: garantismo, garantismo. Già. Prova oggi a chiedere a un politico o a una politica del centrodestra chi era Berlusconi. Vi risponderà: il presidente del Monza.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *