Terremoto a Napoli, due scosse in mattinata ai Campi Flegrei: “Ormai è la nostra sveglia”

Rmag Breaking News

Ancora terremoto a Napoli. Due le scosse che si sono verificate nella mattinata di giovedì 4 aprile. La prima, di magnitudo 2.9, si è verificata alle 7:14 a una profondità di 3 km. La seconda, delle 7:32, è stata di magnitudo 3.2. L’epicentro è stato localizzato all’altezza del porto di Pozzuoli. A localizzarle la Sala operativa INGV-OV (Napoli). Tanti sui social i post di utenti che hanno segnalato la scossa.

Lo sciame sismico sarebbe partito la scorsa notte nella zona dei Campi Flegrei. Secondo quanto riportato dall’Ingv già ieri erano state avvertite alcune scosse seppure di breve intensità. Almeno 13 le scosse che si sono verificate, generate dallo sciame sismico che è andato avanti dalle 3:48 della notte alle 7:30 circa di questa mattina. La maggior parte degli eventi superficiali. “Ormai a Napoli non ti svegli più con la sveglia ma con la scossa di terremoto”, si legge nel post di un utente sul social X. 

 

🔴 [DATI #RIVISTI] #terremoto Md 3.2 ore 07:32 IT del 04-04-2024 a Campi Flegrei Prof= 2.6 Km #INGV_38104271 https://t.co/vsVN8DS4a3

— INGVterremoti (@INGVterremoti) April 4, 2024

Cosa sono i Campi Flegrei

Campi Flegrei deriva dal greco, significa “campi ardenti”, a segnalare la natura vulcanica dell’area popolata da fumarole – note quelle della Solfatara di Pozzuoli – e acque termali già sfruttate in epoca antica. L’area è include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli. Se il Vesuvio è caratterizzato da un unico edificio vulcanico, i Campi Flegrei sono caratterizzati da diversi centri vulcanici che si trovano all’interno e in prossimità di un’area depressa denominata caldera. Per questa ragione vengono definiti spesso, in via informale, “supervulcano”.

Cos’è il bradisismo

L’area è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, noto anche come risorgenza calderica, causato da gas e fluidi molto caldi. Un movimento lento di sollevamento o di abbassamento del suolo che si verifica in aree vulcaniche ma che non segnala necessariamente l’approssimarsi di un’eruzione. Il suo meccanismo non è stato ancora completamente compreso: secondo la principale ipotesi il magma in profondità rilascia quantità di vapore che riscalda le rocce che dividono il magma dal suolo e causa deformazioni nel terreno, scosse e la fuoriuscita di vapore e gas vulcanici dalle fumarole.

Le crisi bradisismiche

L’area ha fatto registrare due crisi importanti crisi bradisismiche, a inizio anni ’70 e a inizio anni ’80, entrambe accompagnate da intense attività sismiche. Il suolo, nell’abitato di Pozzuoli, ha subito un sollevamento totale massimo di circa 3 metri e mezzo. Dopo le crisi si è protratto un periodo di generale subsidenza fino al 2005 quando è partito un nuovo movimento di sollevamento del suolo che risulta al momento ancora in atto.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *