Cateno De Luca, alle Europee maxi simbolo da 17 sigle: dagli euroscettici a Capitano Ultimo, fino a Mr. Valleverde

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Un simbolo che pare più un calderone di sigle e nomi. È il record stabilito da Cateno De Luca, l’istrionico sindaco di Taormina e leader del movimento ‘Nord chiama Sud’, che alle prossime Europee di giugno ha messo insieme ben 17 tra movimenti e partitini per portare sulla scheda elettorale la sua lista “Libertà”.

Dentro il maxi raggruppamento c’è tutto e il contrario di tutto: dagli autonomisti siciliani a quelli veneti e valdostani, ex 5 Stelle, ex leghisti, pensionati, animalisti, agricoltori, euroscettici, fino ad arrivare al Capitano Ultimo.

Per ora il mega simbolo di “Scateno” De Luca, come viene chiamato il sindaco siciliano a causa del suo carattere fumantino, ha mostrato alla Camera un simbolo provvisorio: nel logo ci sono infatti “solo” 13 sotto-simboli, all’appello ne mancano ancora quattro.

La parola d’ordine invece c’è già. “Ho in mente questo motto: non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu la possa esprimere – spiega in conferenza De Luca, che mostra anche il relativo cartello in favore di telecamere e fotografi -. Questa è la nostra costellazione. Il 6 aprile ci sarà l’apertura della nostra campagna elettorale a Roma, in piazza Santi apostoli”.

Chi c’è nel simbolo di Cateno De Luca

Affiancato da Laura Castelli, l’ex grillina ed ex viceministro dell’Economia nei governi Conte e Draghi, passata poi per “Impegno Civico”, gli scissionisti di Luigi Di Maio, per poi diventare presidente di ‘Nord chiama Sud’, ha presentato i volti e i nomi del “rassemblement” politico per le Europee.

Si va da Paolo Silvagni, ‘Mr. Valleverde’, titolare dell’omonima azienda di scarpe, con il suo Partito moderato d’Italia, a Piera Aiello, testimone di giustizia e già parlamentare del Movimento 5 Stelle, quindi Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali che porterà in dote il suo movimento, Luana Guzzetti e Mauro Beccari, che rappresentano agricoltori e pescatori, Giacinto Boldrini del Partito Pensionati, l’onorevole Roberto Berardelli, fondatore del Grande Nord, il giornalista d’inchiesta Francesco Amodeo, senza dimenticare gli euroscettici di ItalExit.

Le polemiche tra De Luca e Renzi

Conferenza che è stata occasione per riaccendere la polemica con Matteo Renzi, iniziata quando Italia Viva strappò al movimento di De Luca una deputata eletta in Sicilia, Dafne Musolino. Da tempo ormai De Luca sottolinea che l’ex premier avrebbe chiuso un accordo per le Europee con l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, intesa sempre smentita dalle parti di IV e che ha portato Renzi ad annunciare querela nei confronti di De Luca.

Anche oggi però il sindaco di Taormina non ha mollato la presa sulla questione: “Il problema di Renzi, in questo momento, è quello di raccattare a tutti i costi dei voti in qualunque parte d’Italia, ma ovviamente si vergogna dei suoi compagni di viaggio”, le sue parole in riferimento a Cuffaro. “Noi non possiamo partire dal presupposto che chi ha avuto a che fare con la mafia, ed è certificato, oggi continui a condizionare le istituzioni – le accuse di De Luca – Non possiamo pensare che solo per raccattare qualche voto diamo diritto di cittadinanza comunque a chi in passato ha sbagliato e continua a sbagliare”. Poi arriva la “risposta definitiva” davanti alle telecamere dell’agenzia Dire. Quando a De Luca viene chiesta una risposta per Renzi, il sindaco di Taormina si lancia in una sonora pernacchia: “Se l’è meritata”, il laconico commento.

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